Siena: cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto

Alla Loggia dei Nove di Palazzo Pubblico si è svolta la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto. Il sindaco De Mossi: "E’ un onore all’esercito e alle forze armate"

Di Redazione | 3 Novembre 2021 alle 16:35

Siena: cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto
Siena, oggi alla Loggia dei Nove di Palazzo Pubblico si è svolta, alla presenza di autorità cittadine e rappresentanti delle forze dell’ordine, la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto. La decisione era giunta nel Consiglio comunale del 30 settembre, con delibera all’unanimità, di conferire la cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto – Medaglia d’oro al Valor Militare”.
In vista di domani 4 novembre, centenario della traslazione e della solenne tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria, l’Anci (Associazione nazionale del Comuni italiani) aveva segnalato questa iniziativa commemorativa a tutti i sindaci dei capoluoghi di provincia per promuovere la possibilità di conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, una richiesta accolta dal Consiglio comunale senese.
La cerimonia, è stata aperta dai saluti del presidente del consiglio comunale Marco Falorni che ha posto l’accento sulla figura “di quel valoroso soldato, inizialmente voluto come di nessuno, e poi subito percepito come di tutti” e, da adesso in poi, “lo sentiremo ancora più ‘nostro’, lo sentiremo senese”. Falorni, dopo aver ricordato l’interessamento dell’Anci e “in sede senese dall’Assoarma”, che si è rivolta al sindaco che a sua volta “ha scritto al presidente al fine di interessare prontamente il consiglio comunale che ha risposto in maniera compatta”, deliberando il conferimento della cittadinanza onoraria all’unanimità lo scorso 30 settembre.
“E’ un onore all’esercito e alle forze armate – ha detto il sindaco di Siena Luigi De Mossi – L’unità d’Italia non deve essere mai data per scontata, come l’unità della popolazione. Riaffermare questi valori e questi principi, consacrati attraverso perdite inaudite durante la prima guerra mondiale, è un valore fondante del nostro paese. Ci deve ricordare che esistono dei valori che non possono essere dimenticati, come l’amore patrio e il rispetto delle persone”.


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