“Chiediamo al Governo che ci equipari alle altre nazioni, con un finanziamento adeguato e in linea con gli altri paesi occidentali”. E’ l’appello di tutti i rappresentati sindacali dei medici, dei veterinari e dei dirigenti sanitari della Toscana che si sono riuniti a Siena nel primo di una serie di incontri che toccherà gli altri capoluoghi di provincia e che mette al primo posto la salvaguardia della sanità pubblica. I rappresentanti di circa 10mila professionisti chiedono maggiori risorse per essere in linea con gli altri paesi Europei.
“Attualmente abbiamo 3 punti di divario di prodotto interno lordo, un finanziamento che rappresenta il 6.4% del pil mentre in Germania è il 9,8%, in Francia del 9.5% e in Inghilterra dell’8,5% – spiega Pasquale D’Onofrio, Fp Cgil Medici Toscana – sono 40miliardi di investimenti in meno. In Italia si spende mediamente 2000 euro in sanità per cittadino, in Germania 5000, in Francia 4000, e va tenuto conto che di media in Italia 800 euro sono pagati di tasca propria”.
Anche perché la minaccia quanto mai attuale è quella di una sanità sempre più privata e a beneficio solo di chi se la può permettere: “Quando entra il privato l’assorbimento di risorse è del 15%, con meno della metà di quello che spendono gli usa teniamo in piedi un sistema solidaristico” nota D’Onofrio.