Siena-Firenze, Bassi non si ferma: "Non escludo a breve qualche protesta clamorosa"

L'ex sindaco di San Gimignano ha consegnato al presidente della Regione Giani una lettera accompagnata da quasi 3000 firme raccolte con la petizione online

Di Redazione | 24 Gennaio 2024 alle 22:00

Una lettera, accompagnata da quasi 3000 firme, raccolte con la petizione on line sulla Siena-Firenze, è stata consegnata nei giorni scorsi da Giacomo Bassi, ex sindaco di San Gimignano ed attuale governatore della Misericordia del paese delle torri, al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Nella petizione si chiede alla Regione un impegno forte e diretto verso Anas affinché i numerosi cantieri che da anni insistono sul raccordo Firenze-Siena siano conclusi al più presto e che, d’ora in avanti, Anas non faccia più un appalto che non preveda doppio turno di lavoro e lavori 7 giorni su 7.
“Le 3000 firme – ha detto Bassi a Buongiorno Siena – testimoniano che c’è un territorio che sta soffrendo per questa situazione incresciosa che si è creata sulla Siena-Firenze. E’ palese il difetto enorme di questi lavori che si accavallano, con le persone che subiscono i disagi.
“Il Governatore Giani – prosegue Bassi – mi ha spiegato che da mesi è in contatto con Anas su questo tema ma che purtroppo, questa azienda statale risponde al Governo Nazionale e poco considera le rivendicazioni locali. La Regione non ha un potere diretto su Anas. Comunque mi ha promesso che continuerà a far pressione sui vertici Anas affinché la situazione cambi e si giunga presto ad una circolazione normale e più sicura su un’arteria così fondamentale. La proposta di Giani, che potrebbe essere un’altra soluzione, è che se Anas non è in grado di fare una programmazione seria e di controllare questi cantieri, allora che la gestione diretta torni nelle mani della Regione. Giani è sensibile a questi problemi, ma non basta solo lui. Bisogna che si muovano i parlamentari del territorio, in particolare dell’area fiorentina, perchè le difficoltà ora si sono spostati tra Poggibonsi e Firenze. E bisogna che si muovano le Prefetture.
Ho detto a Giani che noi continueremo la nostra battaglia, ho intercettato tanto malessere nei cittadini e penso che nelle prossime settimane dovremo promuovere qualcosa di clamoroso per smuovere la situazione”.


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