Sono 400 le persone scese oggi pomeriggio in piazza Duomo a Siena, davanti alla Prefettura, per il presidio in sostegno alla Global Sumud Flotilla. L’iniziativa, promossa dal Comitato Palestina Siena, ha visto la partecipazione di associazioni, collettivi e cittadini che hanno risposto all’appello lanciato a livello nazionale. Striscioni e bandiere hanno colorato la piazza, in un clima di mobilitazione diffusa che in questi giorni sta coinvolgendo numerose città italiane.
Durante il presidio è intervenuto Samuele Picchianti del Comitato Palestina Siena. “Israele continua a violare il diritto internazionale, attaccando le barche della Freedom Flotilla, portando avanti il genocidio a Gaza e l’espansione coloniale in Cisgiordania -afferma-. Non basta chiedere protezione internazionale per gli attivisti: serve fare di tutto per fermare il genocidio, smettere di essere complici e isolare Israele per mettere pressione e fermare quello che sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania”.
Il presidio di Siena si inserisce all’interno di una più ampia mobilitazione nazionale. Solo pochi giorni fa si erano svolti scioperi e manifestazioni in diverse città simbolo, e anche oggi iniziative analoghe si sono tenute in varie realtà italiane.
Il messaggio che arriva dalla piazza senese è chiaro: chiedere al governo italiano e alla comunità internazionale di interrompere la vendita di armi, aprire corridoi umanitari e agire per fermare quella che i manifestanti definiscono “una tragedia senza precedenti”.