Siena, la nuova giunta. Giordano: "La prima idea in cantiere è un tavolo permanente sulla sanità"

Il neo assessore ha anche la delega alla giustizia paliesca: "Sarò oggettivo, imparziale e sereno nella valutazione"

Di Redazione | 21 Giugno 2023 alle 8:30

“Ci sono tanti punti di forza nella nostra sanità, non dobbiamo avere paura di mettere in evidenza i punti di debolezza per correggerli. Il comune vorrei che fosse di guida sotto questo profilo, valorizzando le professionalità che ci sono”.

Queste le prime parole di Giuseppe Giordano il nuovo assessore alla sanità della giunta di Nicoletta Fabio. (che ha deleghe anche a servizi informatici e sviluppo digitale, giustizia paliesca)

“Il primo obiettivo dell’amministrazione comunale, e mio nell’esercizio di questa delega – ha aggiunto il neo assessore -, credo debba essere elemento di controllo e di stimolo nei confronti dei vari organismi, pubblici e privati, che hanno competenza in ambito sanitario. La prima cosa che mi piacerebbe fare e che è già in cantiere, è proporre all’azienda ospedaliero universitaria senese, all’Asl Toscana sud est e alla stessa università, un tavolo permanente sulla sanità. Ci sono problematiche che meritano un confronto comune, per valorizzare le luci, ma anche esaminare le ombre. Mi riferisco in particolare alle fughe, sia di professionisti che di cittadini che decidono di andare a curarsi altrove, ai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza, cioè le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, ndr) e alle liste di attesa. Queste nell’opinione pubblica sono le cose da attenzionare

L’assessore Giordano ha anche un’altra delicata delega, quella alla giustizia paliesca, quanto mai di attualità visto il momento che Siena si appresta a vivere.

“Non può che essere un ruolo, e credo che mi sia stato affidato per questo motivo, che possa prescindere dall’oggettività, dall’imparzialità e dalla serenità di valutazione, che mi nascono dal non avere frequentazione di contrada, nonostante viva a Siena da 38 anni. Mi sono reso conto che c’è necessità di una conoscenza diffusa del regolamento del Palio, perchè spesso la ‘pancia’ può portare a sottovalutare gli aspetti regolamentari e sono il primo a doverlo studiare”.



Articoli correlati