Siena: morte "Peo" Gozzi, via alle perizie. Il 30 giugno la svolta in aula

Affidati gli incarichi ai consulenti per chiarire la morte di Peo. Il 19 gennaio partiranno le analisi sugli atti clinici e gli esami istologici legati all’autopsia del 2023 sul corpo del contradaiolo della Chiocciola

Di Redazione | 3 Dicembre 2025 alle 15:00

Siena: morte "Peo" Gozzi, via alle perizie. Il 30 giugno la svolta in aula

Il 7 luglio 2023 Paolo “Peo” Gozzi, contradaiolo della Chiocciola, è morto all’ospedale Le Scotte dopo un incidente stradale a Sant’Andrea e presunti errori medici. A oltre due anni di distanza, il Tribunale di Siena prova ad accelerare sull’accertamento della verità.

Ieri il giudice Andrea Grandinetti ha ufficialmente affidato l’incarico peritale al professor Paolo Fais, direttore della Scuola di specializzazione in medicina legale dell’Università di Bologna, chiamato a chiarire le cause e le eventuali responsabilità cliniche all’origine della morte. Non si tratta solo di una formalità: la nomina arriva dopo il rinvio di settembre e segna l’avvio delle operazioni tecniche che dovranno fare finalmente luce sui fatti. Il prossimo 15 dicembre sarà conferito l’incarico anche a uno specialista in cardiologia, come consulente del medico legale. La Procura, con il pm Silvia Benetti, potrebbe nei prossimi giorni affidarsi anch’essa a un proprio medico. La famiglia Gozzi, rappresentata dall’avvocato Stefano Severi del foro di Grosseto, sta per nominare il suo specialista di parte. Il 19 gennaio 2026, invece, partiranno le analisi sugli atti clinici e gli esami istologici legati all’autopsia effettuati dai professori Marco Di Paolo e Lorenzo Ghiadoni il 28 luglio 2023 e depositati alla Procura della Repubblica di Siena nel giugno del 2024.

La sequenza di accertamenti si preannuncia lunga e complessa: sono previsti diversi incontri per il riesame della documentazione sanitaria e la verifica delle scelte effettuate durante il ricovero. Il collegio peritale, di cui faranno parte anche i consulenti nominati da tutte le parti coinvolte, sarà ascoltato in aula nella prossima udienza fissata per il 30 giugno 2026. In quell’occasione verranno presentate le risultanze tecniche – che saranno già note a difesa e parte civile – e prenderà il via la discussione sulle cause del decesso.

I medici indagati sono quattro: un neurochirurgo, due del Pronto Soccorso e un intensivista, accusati di omicidio colposo per scelte cliniche non conformi alle buone pratiche. La persona alla guida dell’auto è stata invece esclusa dal procedimento.
“I tempi si allungano ancora, ma i familiari di Paolo vogliono sapere che cosa è davvero accaduto – osserva il legale Stefano Severi –. L’obiettivo è solo avere una risposta definitiva”.

Il caso resta aperto e continua a fare male. I contradaioli della Chiocciola, la famiglia di Paolo e i suoi amici seguono con rispetto e fiducia l’iter della giustizia, in attesa che venga fatta chiarezza.

Andrea Bianchi Sugarelli



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