Siena, risse in via Camollia: regna l'insicurezza e c'è chi disdice il ristorante per la paura

Esercenti preoccupati per i continui episodi di violenza, in ultimo ieri uno scontro tra stranieri tra via Gazzani e Via Camollia. Osterie e contrada sono i presidi fondamentali, soprattutto di sera. Le voci dei commercianti ai nostri microfoni

Di Viola Carignani | 5 Marzo 2025 alle 16:30

Paura, insicurezza, senso di una giustizia che viene meno. Questi i sentimenti di alcuni degli esercenti di Via Camollia, strada del centro storico protagonista di episodi violenti tra bande di immigrati o stranieri di seconda e terza generazione. L’ultima in ordine di tempo, ieri nel primo pomeriggio come ha riportato la testata Sienanews, avvenuta all’incrocio tra via dei Gazzani e via Camollia tra due gruppi di nord africani, sembra di seconda o terza generazione. Tra le attività commerciali di questa via, non si fa differenza tra nord africani, pakistani, orientali, quello che conta è che via Camollia non è più come un tempo. Lo apprendiamo parlando con l’attuale gestore del negozio di abbigliamento “Brenci For You”, storica attività che va avanti da ben settanta anni. “Stiamo attraversando il periodo più brutto per questa zona della città e mi senti di dirlo perché la nostra famiglia ha questo negozio da tre generazioni, mio nonno, mio padre e adesso io settanta anni di attività”. Ma perché è uno dei momenti peggiori? “ Per la sicurezza, non ci sentiamo più così tranquilli”.

Un importante presidio della lunga via Camollia, lo svolgono sia i tanti ristoranti che la società della contrada dell’Istrice. La sera, specialmente nella stagione primavera estate, la strada è tutta illuminata e fino a tardi ci sono persone che trascorrono le serate amabilmente nelle piccole osterie. Tutto sembra sotto controllo, tutti si conoscono e tutti si aiutano in caso di bisogno. Parlano così i molti gestori dei locali ai microfoni di Siena Tv, anche se stupisce come negli ultimi mesi, molte attività siano state rilevate da stranieri per aprire negozi di riparazioni di strumentazioni elettroniche. Sembra incredibile come immigrati fuggiti da pesi in cui guerra e povertà la fanno da padrone, possano permettersi di pagare affitti salatissimi. Insomma tante attività senesi sono costrette a chiudere perché il bilancio non permette loro di stare aperti e, certi stranieri, aprono. “E magari pagano anche diversi mesi di anticipo di affitto” ci dicono stupiti. Domande che l’opinione pubblica si pone, vedendo quello che succede nel centro cittadino. Una tendenza che si ripete in tutte le città italiane.

Il tafferuglio di ieri non è passato inosservato, la gente legge tutto dal cellulare e così la notizia si è diffusa velocemente tanto da far disdire un tavolo prenotato per paura di fare brutti incontri. “Ho ricevuto la telefonata di una coppia di clienti che aveva prenotato due tavoli – ci racconta il ristoratore de La Grotta di San Francesco – non se la sentivano più di uscire la sera e venire qui a cena, a due passi da dove si è verificato il fatto. Non è una bella cosa per noi che qui ci lavoriamo da mattina a sera”.

Viola Carignani

Faccio questo mestiere dal 1994 e ogni giorno imparo qualcosa di nuovo perché sono sempre con la gente e tra la gente. I cavalli del Palio sono la mia passione.



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