Sinalunga, lavoratori della Capaccioli in presidio davanti ai cancelli dell'azienda

43 lavoratori da mesi senza stipendio e senza certezze sul futuro lavorativo

Di Redazione | 29 Settembre 2025 alle 16:00

Un presidio davanti ai cancelli dell’azienda Capaccioli srl di Sinalunga. E’ quello organizzato per questa mattina dalla Fiom Cgil dopo aver indetto lo stato di agitazione per la grave situazione che stanno vivendo i 43 lavoratori dell’azienda di Sinalunga. Da tempo il personale chiede risposte certe sul suo futuro lavorativo senza però ottenere chiarimenti soddisfacenti. La Capaccioli ha presentato un concordato che non risulta ancora accettato, generando grande incertezza tra i lavoratori. A ciò si aggiunge il grave problema del mancato pagamento degli stipendi, situazione che mette in seria difficoltà i dipendenti e le loro famiglie.

“Ne facciamo una questione di dignità e di tutela dei diritti dei lavoratori di questa azienda – spiega Milo Bardelli, Funzionario Fiom Cgil Valdichiana -. Saremo al loro fianco da qui fino a quando sarà possibile. Sarà il nostro lavoro, saranno le nostre possibilità e faremo il possibile per ottenere ciò che tutti desiderano, ovvero la stabilità economica che in questo momento non c’è più, in questo momento hanno perso anche la dignità lavorativa”.

“L’azienda ci ha comunicato che non ha disponibilità immediata per poter pagare gli stipendi – sottolinea Daniela Miniero, segretaria della Fiom Cgil Siena -. Nel frattempo noi abbiamo suggerito e ottenuto che venga aperta la cassa integrazione perché almeno questi lavoratori possano avere un pagamento diretto dall’Inps. Resta il fatto che questi 43 lavoratori rischiano non solo di perdere il loro posto di lavoro, ma anche di avere difficoltà nell’immediato a portare avanti le proprie famiglie. Se tutto va bene avranno il primo pagamento diretto dall’Inps non prima di novembre.

 



Articoli correlati