Teatro Povero di Monticchiello, "Il Velo della Sposa" il titolo dell'autodramma dell'edizione 2024

A lavoro per lo spettacolo del Teatro Povero di Monticchiello in scena dal 27 luglio al 14 agosto nella località della Val d'Orcia

Di Lorenzo Agnelli | 5 Luglio 2024 alle 18:30

Teatro Povero di Monticchiello, "Il Velo della Sposa" il titolo dell'autodramma dell'edizione 2024

Si chiamerà “Il Velo della Sposa”, l’autodramma edizione 2024 del Teatro Povero di Monticchiello. Lo spettacolo ideato, scritto e realizzato dalla gente di Monticchiello che va in scena dal 1967 nella piazza centrale del meraviglioso borgo della Val d’Orcia, dal 27 luglio al 14 agosto, escluso lunedì 29 luglio.
Il Teatro Povero di Monticchiello è un progetto sociale e culturale nato negli anni ’60. Agli inizi di quel decennio il borgo toscano attraversò una profonda crisi collegata alla rapida eclissi del sistema economico e sociale, che aveva caratterizzato per secoli la sua esistenza: la mezzadria. In un paese senza un teatro viene deciso di aggregarsi attorno a un’idea di teatro in piazza: una forma di spettacolo che diverrà presto tentativo di ricostruzione collettiva e ideale del senso delle proprie vite. Una forma di resistenza alla crisi che anno dopo anno incassa un successo e richiama pubblico da ogni parte d’Italia.
“Un lento cammino, dalle assemblee dell’inverno e della primavera, scivolando sui tavoli, di mano in mano, di bocca in bocca, fino alle assi di legno del nostro palco in piazza – si legge dal post su Facebook della Compagnia che lancia il nuovo appuntamento 2024 -. Anche questa volta, dal 1967, il nostro modo di vivere assieme nel teatro“.

È già possibile prenotare per:
– sul sito internet del Teatro Povero, alla pagina www.teatropovero.it/prenotazione
– per telefono da lunedì 8 luglio, allo 0578-755118

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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