Telemedicina, tra Asl Toscana Sud Est e l'Istituto Superiore di Sanità la prima convenzione nazionale

Di Redazione | 8 Febbraio 2018 alle 16:04

Telemedicina, tra Asl Toscana Sud Est e l'Istituto Superiore di Sanità la prima convenzione nazionale

Il progetto “Assis.T.O.” durerà 18 mesi e prenderà il via con l’individuazione di due presidi ospedalieri che faranno da “apripista”

E’ stato presentato questa mattina nella sede aretina della Asl Toscana sud est il progetto aziendale della Telemedicina per assistenza territoriale e ospedaliera (“Assis.T.O.”). Si tratta della prima convenzione in Italia tra l’Istituto Superiore di Sanità e una Asl dopo il via nel giugno scorso del Centro Nazionale per la Telemedicina  per realizzare un nuovo sistema che consenta, con l’uso di tecnologie digitali e di telecomunicazioni, di facilitare e coordinare le attività diagnostiche, terapeutiche ed assistenziali nei differenti presidi ospedalieri e nelle strutture sanitarie territoriali della Asl fino anche al domicilio dei pazienti.

Alla presentazione del progetto, che durerà 18 mesi e prenderà il via con l’individuazione di due presidi ospedalieri che faranno da “apripista”, erano presenti il direttore del Centro, Francesco Gabbrielli, il direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità Angelo Del Favero, il direttore generale e quello sanitario della Asl Toscana sud est, Enrico Desideri e Simona Dei, e Mauro Caliani, direttore UOC Pianificazione innovazione tecnologica e sviluppo reti abilitanti.

La telemedicina e i nuovi percorsi organizzativo-tecnologici di medicina digitale saranno molto utili all’Azienda Usl Toscana Sud Est, data l’estensione del territorio, la bassa densità di popolazione e la crescita della cronicità. Si potrà così garantire l’equità di accesso alle cure anche per i territori disagiati, con importanti risparmi anche economici che potranno essere re-investiti nei servizi, in linea con il progetto delle Reti Cliniche integrate e strutturate che l’Asl Toscana sud est sta portando avanti. Così si potrà mettere in relazione, in modo efficace e veloce, i medici tra di loro e i pazienti con i medici, annullando le distanze e garantendo una condivisione che può solo avvantaggiare le cure.



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