Terre di Siena Slow: un progetto di eccellenza per lanciare il cicloturismo

Di Redazione | 9 Marzo 2019 alle 10:05

Terre di Siena Slow: un progetto di eccellenza per lanciare il cicloturismo

Itinerari, servizi e accoglienza specializzata per valorizzare il territorio e e trasformare la Via Francigena da percorso escursionistico a percorso ciclabile

Da un protocollo d’intesa sottoscritto da 32 Comuni e dalla Provincia, con il Comune  di Siena ente capofila, nasce “Terre di Siena Slow”. Un progetto bike friendly elaborato e condiviso con esperti nominati dai Comuni e dalle Associazioni sportive locali con il coordinamento del Bici Club Terre di Siena e Ari-Audax Randonneur Italia,  la partecipazione di FIAB Siena e Eroica, per la valorizzazione del territorio senese come meta d’eccellenza del cicloturismo a livello nazionale e internazionale, e presentato oggi, a  Palazzo Berlinghieri, in conferenza stampa dall’assessore al Turismo Alberto Tirelli, che ha ufficializzato la Francigena da percorso escursionistico a percorso ciclabile. “Un lavoro lungo e articolato che speriamo possa essere accolto dalla Regione Toscana come esempio virtuoso da copiare anche in altri territori”. Una storia, quella della bici in Terre di Siena, che ha radici lontane e che vede, già da tempo, appassionati della due ruote scegliere, per escursioni e vacanze slow, il territorio senese. Merito della bellezza del paesaggio, della varietà dei percorsi e della qualità dell’accoglienza.  “Terre di Siena nasce da un’idea di Fiorenza Guerranti – ricorda il portavoce del Presidente della Provincia Roberta Di Pasquale – nel lontano 2002 quando era Direttore APT Siena. A lei un grazie particolare vista la sua lungimiranza nel riconoscere le potenzialità di un territorio che oggi viene definito da molti, l’ombelico del cicloturismo”.

Ed è proprio in questa ottica che, le Amministrazioni locali, sono impegnate e continuano ad impegnarsi nella conservazione e miglioramento del reticolo di strade bianche con percorsi permanenti e interamente segnalati che sono l’icona del mondo bike, ed elemento fondamentale di attrazione per un turismo in bicicletta. “Terre di Siena Slow non nasce oggi ma è grazie all’impegno delle istituzioni, e in particolar modo alla grande attenzione sul tema da parte dell’assessore al Turismo Tirelli, che l’iniziativa torna alla luce. L’obiettivo è quello di realizzare un prodotto turistico omogeneo sul cicloturismo,  come prevede la legge regionale”, così il presidente dell’associazione Ari Luca Bonechi che ha illustrato nel dettaglio l’intero lavoro.

“Un progetto di sistema che mette insieme tutti – ha affermato il sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti in rappresentanza dei comuni coinvolti – e soprattutto quel tessuto vivo che sono le associazioni. Rivolto anche ai nostri residenti perché avere dei percorsi segnalati e curati vuol dire avere una pratica della bici sul territorio che permette la riscoperta della bellezza delle Terre di Siena, e il piacere di una buona pratica sportiva. Oltre a rispondere alle sempre maggiori richieste di un turismo esperenziale”.

Un lavoro di squadra che ha permesso di ospitare e continua a farlo, alcuni degli eventi ciclistici più importanti a livello internazionale come L’Eroica e Strade Bianche. Con il progetto “Terre di Siena slow”, che rientra nel masterplan della mobilità dolce della Provincia, strategie e azioni finalizzate a sviluppare la mobilità ciclistica sia in ambito urbano sia extraurbano, i Comuni e la Provincia di Siena si sono impegnati a stabilire: gli standard minimi che dovranno possedere i percorsi oggetto di tutela e valorizzazione; un metodo di valutazione e classificazione dei tragitti supportato anche dal format “Sweet Road” elaborato da Bike Rando che considera la percorribilità, sicurezza e attrattività turistica, qualità e varietà dei servizi e delle strutture di accoglienza, per definire la qualità  di un percorso; una Carta dei Servizi che contiene impegni delle Istituzioni pubbliche e degli operatori economici privati per garantire la  sicurezza, la conservazione e tutela delle strade bianche, la manutenzione e segnaletica, e la qualità dell’accoglienza per i cicloturisti con punti di sosta lungo la via e servizi ad hoc nei punti ricettivi e nelle strutture alberghiere del territorio come deposito per biciclette, cleaning corner, menu per biker, collegamenti con stazioni, bus e aeroporti.

La rete dei percorsi interamente segnalati comprende: la Francigena ciclabile, il percorso permanente L’Eroica, il Sentiero della Bonifica, il Grande Tour della Val di Merse e il tracciato di Strade Bianche. A questi si aggiunge il ciclotour nelle varie aree della provincia: Chianti Classic, Crete senesi, Val d’Orcia/Amiata, Gigante Bianco, Terre Etrusche, Val di Merse e Vernaccia. La presentazione di “Terre di Siena Slow” è stata anche l’occasione per presentare la guida di Gianfranco Giani (ed. Betti): “…sulle orme di Sigerico… la Via Francigena in terra di Siena”. «Ritengo che l’editoria – ha dichiarato L’editore Luca Betti – può essere un grande supporto al territorio ed è da qui che nasce la mia volontà di pubblicare questa guida». Un racconto dettagliato con cartine, tappe e informazioni utili sull’itinerario di 170 km percorso dall’arcivescovo di Canterbury, Sigerico, recatosi a Roma nel 990 per ricevere il pallio, simbolo della dignità arcivescovile, dal Papa Giovanni XV.



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