Tls, Rossi: “Fatto passo troppo lungo per permettere al Biotecnopolo di partire”

Il presidente della Fondazione Mps risponde al centrodestra: “Conflitto di interessi? Autosospeso dal Cda di Tls”

Di Cristian Lamorte | 22 Dicembre 2023 alle 19:46

Tls, Rossi: “Fatto passo troppo lungo per permettere al Biotecnopolo di partire”

La Fondazione Mps corre in soccorso di Toscana Life Sciences e lo fa concedendogli in usufrutto l’immobile Medicine Research Center, per la durata di sedici anni. Quell’immobile che lo stesso ente di Palazzo Sansedoni, nell’aprile del 2022, si era aggiudicato all’asta giudiziaria con un’offerta di 8 milioni di euro. Allo stesso tempo è stata richiesta a Fondazione Tls la predisposizione di un piano industriale per il triennio 2024-2026.

 

“La Fondazione Mps sostiene Tls da sempre, dalla sua nascita – sottolinea il presidente dell’ente Palazzo Sansedoni Carlo Rossi -. Nel 2004 quando è stata costituita Tls è nata dentro la Fondazione, e anche negli anni più bui, più difficili, anche quando le risorse erano contenute, la Fondazione ha sostenuto la Chigiana e Tls, due soggetti a cui non ha mai fatto mancare il suo apporto. Ci è sembrato naturale, la Deputazione Generale ha preso atto di questa realtà, invitato la Deputazione Amministratrice ad individuare un percorso. Dobbiamo anche dire che il distretto biotecnologico delle scienze della vita che fa capo a Tls è una realtà di grande significato: 40 imprese incubate, 550 addetti. Non c’è bisogno di sottolineare la nostra motivazione per cui è stato ritenuto giusto sostenere Tls in questa fase. Tls ha sempre sofferto di una scarsa patrimonializzazione e noi con questo intervento gli diamo una mano. Abbiamo chiesto che venga fatto un piano industriale adeguato che non preveda interventi che riguardino il biotecnopolo. Tls deve stare in piedi aldilà del Biotecnopolo. La sopravvivenza di Tls deve essere pensata e anche gestita a prescindere dal biotecnopolo”.

L’usufrutto è a titolo gratuito o oneroso?

“E’ un usufrutto a titolo gratuito, alla Fondazione rimane la nuda proprietà dell’immobile, un usufrutto a 16 anni. E’ un diritto reale che Tls, sulla base di perizie che ha fatto, denota un valore significativo superiore agli 8 milioni”.

Che è la cifra con cui Fondazione Mps se l’è aggiudicato all’asta…

“Si ci siamo aggiudicati l’immobile a questa cifra, la perizia in cui è in possesso Tls dà dei valori più alti, va considerato che dal punto di vista del valore catastale ha una stima superiore ai 17 milioni, poi i valori catastali non è detto che siano valori commerciali”.

Quali sono le cause che hanno portato invece al valore patrimoniale di Tls?

“Tls credo che in questi ultimi due anni si è un po’ distratta rispetto al suo core business, si è fatta distrarre dall’iniziativa del Biotecnopolo e ha fatto un passo troppo lungo per permettere al Biotecnopolo di partire, cosa che non è avvenuta. E chiaramente quando si investe su un’idea, un progetto che poi non si avvera, naturalmente ci sono delle conseguenze. Noi abbiamo chiesto un piano industriale preciso da presentare entro metà marzo e abbiamo chiesto un rafforzamento organizzativo del sistema dei controlli”.

C’è poi chi chiede il cambio dei vertici di Tls, come valuta questa richiesta?

“Questo non spetta a me dirlo, c’è un comitato di indirizzo che sceglie presidente e amministratori e che è espressione di una serie di realtà: Comune, Provincia, Aou, Università della Toscana, Fondazione, banca Mps, Regione Toscana e Camera di Commercio. Noi abbiamo maggiormente investito rispetto ad altri soggetti e quando la Fondazione Mps è entrata in difficoltà un grosso ruolo lo ha giocato la Regione. Questi soggetti potranno fare lo loro valutazioni e trarne le conseguenze dalle indicazioni che verranno fornite”.

Tls rischia di diventare la nuova Siena Biotech?

“Il confronto non regge con Siena Biotech. Tls è una fondazione alla quale partecipano tanti altri soggetti. Al momento abbiamo conferito l’usufrutto, questo intervento non ha nessuno effetto almeno per i prossimi 4 anni sul bilancio della fondazione, si tratta di capire quello che vorrà e potrà fare Tls nei prossimi anni con le risorse che riuscirà a reperire. Non escludo che anche in futuro la Fondazione possa essere chiamata a svolgere il suo ruolo. Sono interventi che io chiamo investimenti, non ripristiniamo il bancomat. Noi comprammo l’immobile, oggi gli abbiamo concesso l’usufrutto per 16 anni, noi crediamo fermamente che ci saranno prospettive di grande interesse. Il percorso però in gran parte è da scrivere”.

Cosa risponde alle forze di centrodestra che gli hanno imputato un conflitto di interessi?

“A me non pare. Io mi sono autosospeso dal consiglio di Tls, mi pareva opportuno e necessario. Rimarrò autosospeso finché non verranno definite le strategie future. In coscienza sono molto sereno. Ho un’indicazione molto precisa che viene dalla deputazione generale, sono molto sereno anche se rispetto in pieno il parere degli altri e anche la polemica politica che fa parte del gioco, ma io da questo mi sento totalmente fuori. La polemica è il sale della nostra convivenza ma mi sento in coscienza tranquillo”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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