Tommaso Franchi presenta “Sator” e “Diana”: il profumo della sua storia

Dall’esperienza al Grande Fratello alla creazione di due fragranze che parlano di memoria, radici ed emozione

Di Simona Sassetti | 29 Novembre 2025 alle 15:35

Tommaso Franchi presenta “Sator” e “Diana”: il profumo della sua storia

Oggi pomeriggio Siena ha avuto un profumo diverso. Un profumo che sapeva di casa, di ricordi e di quelle emozioni che restano addosso più a lungo di qualsiasi essenza. Perché Tommaso Franchi, l’ex concorrente del Grande Fratello che il pubblico ha imparato a conoscere per la sua sensibilità discreta, ha presentato ufficialmente i suoi due profumi: Sator e Diana. E lo ha fatto dove tutto è iniziato, nella sua città, in Via Banchi di Sotto, all’interno dell’atelier Nota del Chianti. Solo lui, i suoi profumi e le tantissime persone che hanno voluto ascoltare la sua storia.

“Queste fragranze le ho custodite come si custodisce qualcosa di prezioso – racconta-. Con cura, con rispetto, con un po’ di timore. E oggi, finalmente, ho scelto di condividerle”.

Diana nasce dalla leggenda della famosa sorgente sotterranea di Siena. Un mistero che scorre invisibile, come certe sensazioni che senti senza saperle spiegare. È una fragranza che avvolge lentamente, che parla di profondità e intuizioni. Sator, invece, prende vita dal quadrato magico SATOR scolpito nella Cattedrale. Un simbolo antico, enigmatico, quasi protettivo. Il suo profumo è più deciso, radicato, come la forza delle tradizioni che ci tengono in piedi anche quando tutto sembra muoversi. Due creazioni, due anime della stessa città.

Il negozio di Nota del Chianti si è riempito subito: fan arrivati per il raduno ufficiale, curiosi, appassionati di fragranze. Ma soprattutto tante persone venute per lui. Tommaso Franchi ha guidato una piccola degustazione olfattiva, raccontando come ogni nota sia legata a un ricordo, un luogo, un istante della sua vita. Un successo annunciato: sold-out già in pre-order.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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