Toscana verso il cambio colore, Voller: "Per indice Rt vicini alla zona gialla"

Il coordinatore dell'Agenzia Regionale di Sanità ha commentato la situazione ai nostri microfoni "Se il peso è determinato dall'Rt prevedo che il 4 Dicembre si possa cambiare zona"

Di Redazione | 24 Novembre 2020 alle 15:18

Quel rosso alla Toscana va sempre più stretto. A dieci giorni dal passaggio al grado “critico”, gli indicatori sull’emergenza sanitaria continuano a smentire la decisione del Governo. Una scelta fatta su numeri “già vecchi”, come ebbe modo di far notare all’indomani il governatore Eugenio Giani, e come ribadito oggi da Fabio Voller, coordinatore dell’Agenzia Regionale di Sanità. Partendo dall’indice Rt, quello che misura il tasso di contagiosità dei casi sintomatici in un determinato arco di tempo, che vede il nostro territorio attestarsi sui livelli delle regioni con gravità minima. Al punto da ipotizzare un passaggio allo status “arancione” il 4 dicembre.

Per quanto riguarda l’Rt siamo molto vicini alla zona gialla, oltrepasseremo la zona arancione addirittura – ha commentato oggi ai nostri microfoni Voller – Stiamo assistendo finalmente a un decremento dei casi. Se il peso è determinato dall’Rt prevedo che il 4 Dicembre si possa cambiare colore“.

Per Voller quindi la recente conferma del bollino rosso è frutto di una combinazioni di fattori: da una parte l’utilizzo di un campione antiquato e dall’altra la saturazione al 50% delle terapie intensive, sebbene da sempre la Toscana sia una delle Regioni che più predilige questa via per garantire la massima sicurezza ai cittadini. “Si continua a rimanere rossi intanto per il problema che si fa riferimento a un sistema che punta ormai quasi a tre settimane fa” precisa Voller.

Una via di mezzo per concedere un po’ di respiro ai territori, secondo il coordinatore sarebbe una differenziazione per aree geografiche, come proposto dal presidente Giani. E in questo caso sia Siena che Grosseto, per una serie di circostanze, avrebbero tutti i requisiti per accedere a fasce di colorazione differente.

“La differenziazione sul territorio mi sembrerebbe opportuna anche per le singole province visto il sistema che ci siamo dati – commenta Voller – Siena e Grosseto in particolare hanno beneficiato di due aspetti: intanto di una conformazione demografica e territoriale completamente diverse rispetto al resto della regione, e poi una Asl che a fronte di minori numeri è sempre riuscita a organizzarsi in modo efficace per tracciamento e presa in carico”.



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