Uccise la madre a suon di botte: vizio di notifica del rinvio a giudizio, stop all'udienza preliminare

Colpo di scena nel processo sull'omicidio di Cetona: vizio di notifica del rinvio a giudizio, salta l'udienza preliminare e gli atti sono rimessi al pubblico ministero. L'uomo, accusato di omicidio pluriaggravato, rischia l'ergastolo

Di Redazione | 11 Giugno 2020 alle 17:18

Uccise la madre a suon di botte: vizio di notifica del rinvio a giudizio, stop all'udienza preliminare

Colpo di scena nel processo a carico del 45enne di Cetona che lo scorso 3 settembre si macchiò dell’omicidio della madre 84enne, massacrata a calci e pugni a seguito di un diverbio e in preda ai fumi dell’alcol. Oggi era previsto l’inizio dell’udienza preliminare al tribunale di Siena, davanti al gup Roberta Malavasi: i difensori dell’imputato, Francesca Traica e Daniele Federici, hanno sollevato un’eccezione per vizio di nullità della notifica del rinvio a giudizio, in quanto l’avviso sarebbe giunto durante il periodo della pandemia Covid-19, quando i termini risultavano sospesi. Il giudice, nell’accogliere l’eccezione, non ha potuto che annullare l’udienza, con gli atti che sono stati rimessi al pubblico ministero – è il dottor Siro De Flammineis il titolare del fascicolo – il quale dovrà nuovamente notificare il rinvio a giudizio. Si andrà a questo punto presumibilmente verso luglio, al massimo settembre.

Il 45enne, che ha assistito all’udienza in videoconferenza del carcere dove si trova al momento detenuto, è accusato di omicidio pluriaggravato da futili motivi e rischia l’ergastolo. Nel procedimento, una volta tornati a giudizio, ribadirà la richiesta di costituirsi come parte civile la figlia minorenne dell’uomo, legalmente rappresentata dalla ex moglie dell’imputato.

C.C



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