Otto appuntamenti, da novembre fino a giugno 2026, per riportare la cultura al centro della vita di comunità. Rapolano Terme inaugura “Un libro a Palazzo Pretorio – #Dialogando Festival”, la rassegna letteraria promossa dal Comune e ospitata all’interno del rinnovato Palazzo Pretorio, tornato a nuova vita dopo un importante intervento di recupero.
La rassegna prenderà il via sabato 22 novembre, alle 17.30, con due libri di Silvia Gentilini dedicati alla violenza di genere, in occasione della Giornata internazionale del 25 novembre. Poi un viaggio attraverso temi sociali, attualità, narrativa, giornalismo, giovani, famiglia e persino horror, con autori come Anna Gorini, Francesco Ricci, Silvia Volpe, Graziano Lonardi, Camilla Costanzo, Elena Brandi Castellani e Vanessa Isoppo.
La rassegna rappresenta anche un tassello importante nel percorso di valorizzazione del centro storico e dei suoi spazi culturali. La vicesindaca e assessora all’istruzione Gianna Trapassi racconta così il senso profondo del progetto: “Il Palazzo Pretorio per noi è stata una questione d’amore. Abbiamo completato la sua ristrutturazione e il risultato è un lavoro molto bello, un posto accogliente. Ci preme tenerlo vivo, per la nostra popolazione e per gli ospiti che Rapolano accoglie. E tenerlo vivo vuol dire frequentarlo: incontrarsi, riflettere, proporre situazioni belle come questa rassegna affidata a Filomena Cataldo. Vogliamo che Palazzo Pretorio sia un posto vivo, coinvolgente, anche leggero talvolta, ma capace di far riflettere su problematiche attuali e sociali”.

Per l’amministrazione, cultura e socialità sono due facce della stessa medaglia. “Per noi la cultura, che poi si unisce alla socialità, è fondamentale – spiega Trapassi -. Abbiamo lavorato per rendere più bello e dignitoso il nostro territorio, ma senza perdere di vista le persone: il nostro primo interesse. Le persone sono fatte di pensieri in comune, momenti condivisi, riflessioni. Questo, per noi, è cultura”.
E a chi è rivolta la rassegna? La vicesindaca è chiara: “Il target è tutti! Ci sono eventi per i ragazzi, che come docenti e come amministrazione ci stanno particolarmente a cuore, e appuntamenti adatti a ogni età. Ognuno può ritrovarsi nelle tematiche trattate e nel modo in cui affrontiamo certi eventi”.
La direzione artistica è affidata a Filomena Cataldo, docente e formatrice ANFIS e curatrice di questa rassegna, che ha costruito un programma pensato per stimolare confronto e partecipazione. Cataldo apre con un ringraziamento: “Devo ringraziare il Comune di Rapolano Terme e la vicesindaca Trapassi per questa opportunità culturale, formativa e di relazioni territoriali”.
La scelta degli autori risponde a un criterio preciso: “La trasversalità dei temi – spiega -. Abbiamo un target ampio, dai giovanissimi agli adulti. I temi vanno dall’attualità al disagio giovanile, dalle malattie rare al giornalismo, con figure come Oriana Fallaci. L’obiettivo è stimolare una riflessione e riportare al centro lo spirito maieutico del dialogo, che nella contemporaneità si è un po’ perso”.
Uno dei nodi centrali della rassegna è proprio il rilancio della cultura nei territori considerati “periferici”. “La cultura non teme periferia, non teme muri, non teme barriere – afferma Cataldo -. Chi ha a cuore una finalità formativa deve credere e investire in iniziative che siano alla portata di tutti, democratiche. In questo senso, non esiste periferia”.
Con otto incontri e linguaggi diversi, “Un libro a Palazzo Pretorio” punta a diventare un punto di riferimento culturale per Rapolano Terme e per l’intero territorio, un laboratorio di idee aperto a tutti. Un percorso che, già dalle parole di Trapassi e Cataldo, appare come molto più di una rassegna letteraria: un progetto di comunità, costruito attorno alla cultura e al potere del dialogo.
