UniSi, aperto bando per ammissione alla Scuola di specializzazione in Beni archeologici

Sono 30 i posti per il prossimo anno accademico. Previste due borse di studio. Per le domande c’è tempo fino al 30 novembre 2023

Di Redazione | 9 Ottobre 2023 alle 9:30

UniSi, aperto bando per ammissione alla Scuola di specializzazione in Beni archeologici

Aperto fino al 30 novembre il bando per l’ammissione alla nuova Scuola di specializzazione in Beni Archeologici, del dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena, che inizia quest’anno l’attività. Sono 30 i posti disponibili per l’anno accademico 2023-2024. Ai primi due candidati della graduatoria di merito sarà erogata una borsa di studio di mille euro.

Possono accedere al bando i laureati nei corsi di laurea specialistica o magistrale in Archeologia e i laureati che abbiano conseguito il diploma di laurea quadriennale del vecchio ordinamento equiparato alla laurea specialistica in Lettere, Storia e Conservazione dei beni culturali o Conservazione dei Beni Culturali, Lingue e Civiltà Orientali. L’accesso alla procedura è consentito anche ai candidati che, non ancora in possesso del titolo di studio entro il 30 novembre, lo conseguano entro la data della prova d’esame prevista per il 10 gennaio 2024.

La scuola offre una formazione post laurea sulle metodologie avanzate della ricerca archeologica. L’attività didattica offre i curricula in archeologia preistorica, classica, tardoantica e medievale e sarà possibile effettuare tirocini presso prestigiose istituzioni ed enti. La scuola rilascia il diploma post laurea di Specialista in beni archeologici.

«La nuova Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Siena offre una formazione nelle metodologie e tecniche più avanzate della ricerca archeologica. – Ha detto il professor Stefano Camporeale, direttore del Scuola di specializzazione -. A prescindere dal curriculum prescelto, gli allievi sono preparati ad affrontare il mondo delle professioni archeologiche, sia nel settore pubblico sia privato. A questo scopo, il percorso di studi comprende attività molto diversificate. Le lezioni frontali sono online, per facilitare la frequenza anche per chi proviene da più lontano o è già inserito nel mondo del lavoro. Le attività pratiche e di tirocinio si svolgono in presenza e comprendono soprattutto laboratori pratici appositamente pensati per la Scuola e scavi archeologici fra quelli previsti dai docenti del Dipartimento di Scienze storiche e beni culturali, nei quali sono riservati posti per gli specializzandi. Si aggiungono conferenze, seminari e incontri con i professionisti utili a progettare ulteriori tirocini a diretto contatto con il mondo del lavoro. In questo modo la Scuola garantisce un’esperienza diversa e più avanzata rispetto alla laurea magistrale, proprio per il suo carattere metodologicamente approfondito e professionalizzante».

Informazioni sul bando, sulla scuola e sulle borse di studio sono pubblicate online sul sito dedicato: www.ssba.unisi.it.

(Foto: Sede dei Servi, dove si tengono le attività didattiche della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici)



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