È stata presentata ieri la nuova edizione del Corso Bottinieri, organizzato dall’associazione La Diana in collaborazione con l’Università di Siena e il Comune. Dopo l’ultima edizione del 2022, il progetto torna a vivere con un ricco programma di lezioni frontali e uscite didattiche che si terranno nei mesi di maggio e giugno.
Il corso si conferma un appuntamento molto atteso per gli appassionati del patrimonio idrico e storico senese. Se in passato vi prendevano parte soprattutto studenti, l’edizione attuale è frequentata anche da cultori e curiosi della materia.
«È un’ottima congiunzione di competenze e attività – ha dichiarato il rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra – che valorizza un elemento identitario della nostra città. Siena non ha un fiume e ha dovuto cercare l’acqua sottoterra, trovandola grazie a questa straordinaria opera di ingegno. Preservare i bottini è un dovere, e l’associazione La Diana, con il supporto del nostro dipartimento di Scienze fisiche, della terra e dell’ambiente, contribuisce attivamente a questa missione».
A sottolineare l’importanza storica delle vie d’acqua senesi è anche Adriano Chiantini, membro dell’associazione La Diana: «Si parla spesso di bottini medievali, ma le loro origini risalgono all’epoca etrusca e romana. Nel Medioevo si è solo proseguito un lavoro iniziato molti secoli prima, perfezionando un sapere tramandato nei millenni».
La presidente dell’associazione, Maria Elena Di Trolio, esprime soddisfazione per il successo dell’iniziativa: «Da oltre trent’anni promuoviamo la conoscenza delle vie d’acqua sotterranee di Siena. Il numero degli iscritti, anche quest’anno superiore a 80, conferma l’interesse verso questi temi. Il corso toccherà tutti gli ambiti fondamentali: geologia, storia, idraulica e sicurezza. Vogliamo che i bottini siano non solo conosciuti, ma anche rispettati e tutelati da chi li esplora».
Il Corso Bottinieri si conferma dunque un appuntamento imprescindibile per chi vuole scoprire da vicino un volto nascosto e affascinante della città, dove storia, scienza e cultura si incontrano sotto i piedi dei senesi.
