Siena diventa per una settimana il cuore pulsante dell’innovazione applicata ai beni culturali. Fino a venerdì 12 settembre 2025, gli spazi del palazzo San Niccolò dell’Università di Siena ospitano il “Digital Heritage International Congress & Expo”, quarta edizione di un evento globale già approdato a Marsiglia, Granada e San Francisco. Si tratta della più importante manifestazione internazionale dedicata alle tecnologie per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio.
Ma non solo: in parallelo, gli stessi spazi accoglieranno il “Digital Heritage 2025 Expo”, una vera e propria vetrina di 500 metri quadri con oltre venti installazioni interattive dedicate alle nuove tecnologie che stanno cambiando il modo di conoscere, conservare e raccontare il patrimonio culturale.
Per il professor Stefano Campana, dell’Università di Siena e Congress Chair, l’appuntamento rappresenta un’opportunità unica:
“Questa è una grande opportunità in primo luogo per Siena, per l’università, per i cittadini. Le nuove tecnologie riescono a comunicare i beni culturali e l’archeologia in modo straordinariamente nuovo. Non si tratta solo di un convegno per specialisti, ma grazie all’Expo mostriamo alla cittadinanza come queste tecnologie possano rendere i beni culturali più interattivi e avvincenti. Abbiamo più di 500 convegnisti da 44 Paesi diversi e una parte espositiva rivolta non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti coloro che vogliono scoprire come il digitale possa restituire oggetti trafugati o dispersi nella loro collocazione originale e arricchire l’esperienza del patrimonio”.
La professoressa Sofia Pescarin, del CNR ISPC, tra le organizzatrici principali, racconta il cuore dell’Expo:
“Abbiamo organizzato una grande mostra dedicata alle tecnologie per il patrimonio culturale, aperta gratuitamente non solo ai convegnisti ma a tutto il pubblico. Sono 21 progetti da tutto il mondo, tra cui l’installazione dedicata ai colori del Tempio di Iside a Pompei. In “Echoes of Colours” i visitatori scoprono lo studio sui pigmenti e le difficoltà della ricerca; in “The Gift of Isis” tre persone alla volta interagiscono in un gioco multisensoriale per ricostruire i colori del tempio. È un’occasione unica per tutti, anche per i cittadini di Siena, che possono vedere dal vivo gratuitamente progetti che difficilmente avrebbero la possibilità di incontrare altrove”.
Il congresso non è solo esposizione ma anche confronto scientifico: keynote di esperti internazionali, workshop, panel tematici e presentazioni di pubblicazioni scientifiche di rilievo. L’obiettivo è riflettere su come il digitale possa diventare uno strumento chiave per la conservazione, la comunicazione e la trasmissione del patrimonio culturale alle nuove generazioni.