Da metà luglio fino alla fine di agosto, l’Università per Stranieri di Siena ospita 54 insegnanti provenienti da Egitto e Tunisia nell’ambito dei progetti “Apprendere l’italiano in Egitto” e “Learning Italian in Tunisia”, promossi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e assegnati tramite gara pubblica all’Ateneo senese. Un percorso formativo iniziato a febbraio in modalità online e che ora si completa con 120 ore di formazione e tirocinio in presenza.
La maggior parte dei docenti, laureati in Lingua e Cultura Italiana e insegnanti nelle scuole secondarie dei loro Paesi, arriva per la prima volta in Italia per un’esperienza non solo didattica ma anche profondamente culturale ed emotiva.
“Siamo partiti con il progetto per l’Egitto nel 2022/23 – ha spiegato la professoressa Carla Bagna, direttrice del centro linguistico CLUS e delegata alle relazioni internazionali UniStraSi – e oggi ospitiamo circa 30 docenti egiziani e 25 tunisini. È un percorso che si concretizza in presenza, un’occasione unica di scambio e crescita. Ogni giorno i partecipanti realizzano video, poesie, materiali creativi dedicati a Siena. Per loro è una vera immersione linguistica e culturale”.
All’evento ha partecipato anche la Direttrice Generale per gli affari internazionali del Ministero dell’Istruzione, Sabrina Capasso, che ha ribadito l’importanza del progetto che inquadra la lingua italiana come strumento di diplomazia culturale.
A testimoniare l’importanza dell’iniziativa anche Nizar Tounekti, ispettore principale di insegnamento liceale in Tunisia, che ha sottolineato il forte legame culturale con l’Italia: “In Tunisia abbiamo oltre 643 docenti di italiano, ma 2/3 di loro non hanno mai avuto modo di venire in Italia. Questa è un’occasione straordinaria per rafforzare il legame con una lingua che, per molti della mia generazione cresciuti con la ‘mamma Rai’, è tutto fuorché straniera. I nostri insegnanti sono ambasciatori dell’italiano nel nostro paese, e grazie a questo progetto trasmetteranno il ‘virus’ della lingua italiana anche alle generazioni future”.
Un’iniziativa, dunque, che guarda oltre i confini e crea ponti tra popoli attraverso la lingua, con Siena e l’Università per Stranieri ancora una volta protagoniste della diplomazia educativa.
