Unistrasi, momenti di tensione fra Bernini e il Comitato per la Palestina Siena

Gli attivisti si sono scagliati anche contro il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il rettore Tomaso Montanari

Di Simona Sassetti | 19 Febbraio 2024 alle 12:33

Momenti di tensione all’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università per Stranieri di Siena. Al momento della presentazione della ministra Anna Maria Bernini il comitato per la Palestina Siena ha interrotto l’intervento (prima ancora che Bernini iniziasse a parlare) gridando: “Palestina libera”. “Ci manganellate di fronte alle università”. Esponendo la bandiera della Palestina e gli striscioni con su scritto “Stop al genocidio”, “Governo Meloni complice del genocidio a Gaza”,” -armi + borse di studio”, “non in nostro nome”. Ministra che ha risposto alle prese di posizione degli attivisti affermando: “Fatemi parlare. Io non mi devo vergognare. Come voi non vi dovete vergognare. Questo è l’unico momento in cui non apprezzo quello che state facendo. La politica non è una cosa brutta – risponde Bernini agli attivisti- non è buona o cattiva. Non diamo alla politica meriti o demeriti. Noi siamo persone. L’unico modo per avere un rapporto è ascoltarsi. Non gridare”.

La contestazione è proseguita durante tutto l’intervento di Bernini. Gli attivisti si sono scagliati anche con il presidente della Regione Toscana per aver nominato il console d’Israele per la Toscana Marco Carrai presidente della Fondazione Meyer e con lo stesso rettore Montanari gridandogli: “Complice” per aver invitato Bernini. “Informatevi e documentatevi” ha risposto Montanari ad uno dei giovani.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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