Uniti per Siena: "Pakistani, bene la vigilanza al posteggio di San Marco"

"Questo problema non può essere risolto con il solito buonismo, senza tenere conto delle esigenze di sicurezza e decoro, espresse dai residenti ed alle quali sta cercando di dare risposta l'Amministrazione comunale"

Di Redazione | 9 Settembre 2023 alle 17:00

Uniti per Siena: "Pakistani, bene la vigilanza al posteggio di San Marco"

“Vogliamo nuovamente intervenire sul problema relativo alla gestione dei migranti pakistani che da tempo stazionano all’interno del posteggio di San Marco”. Così in una nota Uniti per Siena in merito alla notizia del piano di vigilanza nei posteggi.

“Questo problema non può essere risolto con il solito buonismo, senza tenere conto delle esigenze di sicurezza e decoro, espresse dai residenti ed alle quali sta cercando di dare risposta l’Amministrazione comunale. Non si può pensare che la nostra Siena non debba pensare a tutelare la propria immagine e debba solo pensare ad offrire un tetto ed un ricovero a chiunque”.

“Già in passato abbiamo visto alcuni slovacchi, che dormivano nell’ex area del soccorso stradale in viale Sardegna, venire spostati a Costalpino, in una casa che avrebbe dovuto accogliere giovani madri in difficoltà, facendo sollevare le giuste lamentele dei residenti”.

“Oggi, i pakistani – passati dai giardini di San Marco, al posteggio coperto della Stazione, al posteggio di via del Nuovo Asilo, all’ex scuola di Montalbuccio (nella quale l’Amministrazione ha investito in 27 posti letto) e tornati di nuovo al posteggio di San Marco – rappresentano un problema per la nostra Città. La sinistra parla a sproposito di accoglienza e solidarietà, ma la maggior parte di chi arriva è costretto ad arrangiarsi ed a gravare su un sistema di welfare che non sostiene più nemmeno le nostre famiglie. Tanto che alla Stazione ora pernottano alcuni senesi in difficoltà: ma questo, a chi pensa a tutelare solo i pakistani, poco importa”.

“Vogliamo fare una proposta: perché non trovare una soluzione alternativa – lontano dal Centro, da zone residenziali o commerciali – per trasferire l’Ufficio immigrazione della Questura, che qualche anno fa aveva già fatto discutere per la sua collocazione in Piazza Jacopo della Quercia?”.



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