Uscita Comune da Fondazione Musei Senesi e City Card, scontro Tirelli-Valentini

Discussa in Consiglio l'interrogazione dell'ex sindaco. "Se la città continua ad andare da sola rischia di sbattere". L'assessore: "Con Valentini illusoria autarchia, porte aperte a gruppi per visite di sole 3 ore"

Di Redazione | 30 Giugno 2020 alle 16:41

Uscita Comune da Fondazione Musei Senesi e City Card, scontro Tirelli-Valentini

La decisione dell’amministrazione comunale di uscire dalla Fondazione Musei Senesi e la realizzazione di una nuova city card sono state al centro di un’interrogazione presentata da Bruno Valentini (PD) e discussa nella seduta consiliare di ieri, 29 giugno.

Il consigliere ha ricordato i costi e le finalità della nuova tessera per il rilancio del comparto turistico in un’ottica di collaborazione con una vasta platea di interlocutori istituzionali ed economici del territorio senese. Progetto che appare “poco coerente con la decisione presa di uscire dalla Fondazione, la quale aveva già proposto e studiato una “card” del turista”. A tal proposito ha quindi chiesto “come si intenda concretizzare la collaborazione con il complesso sistema museale e l’offerta culturale della provincia e se ci sia la possibilità di riallacciare un dialogo positivo con tutti gli attori coinvolti rispetto al ruolo e alla presenza di Siena nella Fondazione Musei Senesi”.

A rispondere l’assessore al Turismo, Alberto Tirelli, che ha ricordato a Valentini che “nei 5 anni in cui ha amministrato la città, Siena viveva racchiusa all’interno delle sue mura alla ricerca di una illusoria autarchia, aprendo le sue porte a gruppi per farla visitare in sole 3 ore al giorno. Da quando ci siamo insediati il dialogo con i Comuni dell’area è stato attivato ed è diventato proficuo e operativo. Abbiamo creato un ufficio preposto ai Progetti Sovracomunali, diretto da Paolo Bonari, che si occupa dell’avvio e dell’operatività dell’ambito turistico territoriale Terre di Siena, che raccoglie i Comuni di Sovicille, Rapolano Terme, Murlo, Monticiano, Monteroni d’Arbia, Chiusdino, Buonconvento e Asciano”. Tirelli ha dunque proseguito, ricordando che “abbiamo attivato numerosi progetti operativi con altri Comuni: basta pensare alla riuscitissima iniziativa di valorizzazione dei percorsi ciclabili della Francigena che abbiamo fatto a Colle Val d’Elsa”.

L’assessore ha dunque sottolineato che “l’arrivo dell’emergenza Covid ha sconvolto ogni programmazione, che era stata adeguatamente avviata e che stava fornendo risultati superiori ad ogni più rosea previsione: basta guardare il numero degli arrivi e delle presenze del 2019 e soprattutto i dati dei primi due mesi del 2020, che testimoniano una lieve ma significativa inversione di tendenza, riguardo alla permanenza media dei turisti nella nostra città oltre ad un significativo incremento del numero degli arrivi”. Tirelli ha dunque ricordato alcune delle iniziative messe in piede dal Comune: “Abbiamo creato il Convention Bureau mirato in particolare alla promozione della convegnistica e Wedding. Lavoriamo alla destinazione Siena per promuovere tutto il territorio, tutti insieme. Abbiamo iniziato a partecipare direttamente alle fiere a Milano prima dell’emergenza Covid e speriamo nei prossimi mesi a Rimini. Il lavoro è duro, soprattutto in questo momento, ma anche prima del Covid non è stato facile zittire e annullare una sbagliata comunicazione portata avanti dalla precedente amministrazione: abbiamo lavorato per passare da “Siena in tre ore” a “Siena in almeno tre giorni”. Per quanto riguarda il progetto city card, Tirelli ha spiegato che “l’iniziativa è ancora in fase di realizzazione ma sarà una carta del senese che permetterà, ad esempio, di avere sconti e visite guidate nei musei che rappresentano anche un modo di far lavorare le nostre guide in questa fase così difficile. L’idea è quella di allargarla anche ad altri Comuni e ne abbiamo già parlato con altre amministrazioni”. In merito alla Fondazione Musei Senesi, l’assessore ha sottolineato che “la mission negli anni è stata la sola sopravvivenza della stessa. Alla quale proprio il consigliere Valentini non mi sembra che tenesse particolarmente visto che si era ‘dimenticato’ di versare la quota parte del Comune di Siena e proprio questa amministrazione ha provveduto a pagare lo scorso novembre i debiti pregressi per circa 75 mila euro”.

“Consigliere Valentini – ha infine detto Tirelli – prima di prendere una posizione la invito a condividerla con i suoi colleghi, amici e compagni perché ascoltando il parere di numerosi amministratori sia condiviso da tutti il giudizio sull’inutilità di questa Fondazione dalla quale il Comune di Siena è uscito anche seguendo il consiglio del compagno Sandro Starnini che già nel maggio 2008 si chiedeva a cosa serviva la Fondazione Musei Senesi”.

Nella replica Valentini ha esordito invitando Tirelli “a leggere i giornali dove solo una settimana fa i sindaci di ogni colore di gran parte dei Comuni della Provincia hanno risposto alla provocatoria politica dell’amministrazione senese e affermato insieme, compreso Rapolano, che continueranno a portare avanti l’esperienza della Fondazione Musei Senesi nonostante l’amarezza per la mancata collaborazione del capoluogo. Siena non è mai stata così sola e inefficace in campo turistico come adesso”. Non solo, il consigliere ha ricordato che “il Comune ha sbagliato a pagare le quote degli anni precedenti al mio mandato perché purtroppo mancava un atto essenziale: la delibera di adesione del Consiglio Comunale alla Fondazione, problema che abbiamo immediatamente risolto nel 2013 “. Infine Valentini ha sottolineato come “Siena si sta facendo la sua city card senza coinvolgere altre amministrazioni ma il richiamo degli altri Comuni al capoluogo è chiaro: se fai così e continui ad andare avanti da solo, attento che andrai a sbattere”.



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