Valdimontone: "Squalificati per sentito dire"

Di Redazione | 6 Gennaio 2019 alle 12:09

Valdimontone: "Squalificati per sentito dire"

La reazione della contrada alle sanzioni dello straordinario: “Indignati dall’operato di deputati della festa, assessore delegato e Giunta”

La Contrada di Valdimontone ha diffuso una pagina redatta a seguito delle punizioni, deplorazione e “daspo” ai due Alfieri, proposte dall’Assessore Delegato Tirelli e confermate dalla Giunta Comunale in data 28/12/2018.
Alla data odierna l’amministrazione comunale, come sottolinea la contrada, non ha ancora provveduto alla notifica e/o pubblicazione all’Albo Pretorio del Verbale di Giunta definitivo, ma ha redatto solo un comunicato stampa.

“Alla luce delle definitive sanzioni di una deplorazione e del divieto di 9 anni agli Alfieri di ricoprire incarichi, comminate dall’Amministrazione Comunale alla Contrada di Valdimontone per un fatto non accaduto, non provato, né circostanziato relativo al Palio Straordinario del 20 Ottobre 2018, si rende necessario riportare attraverso la forza dei fatti e dei documenti ufficiali quanto realmente accaduto, richiamando il mondo contradaiolo su questo pericoloso precedente, affinché ciò possa non ripetersi in futuro alle nostre Consorelle. Gli allegati presenti in questa pagina (estratto integrale della Relazione dei Deputati della Festa e dell’Ordinanza 153) non sono fioche voci riportate anonime dicerie ma documenti ufficiali che mostrano con chiarezza l’assurdità di un provvedimento ingiustificabile e inaccettabile. DALLE PAROLE (anonime) AI FATTI Nella propria Relazione, i Deputati della Festa Fulvio Bruni, Vinicio Capitani e Roberto Zalaffi, in stretto ordine alfabetico, firmatari della relazione stessa, riportano che “espressioni ingiuriose nei confronti del Sig. Sindaco” sono state “rilevate da alcuni dipendenti dell’amministrazione comunale che si trovavano nelle vicinanze” del verrocchio. Quindi: 1) i Deputati della Festa riportano nella loro relazione un evento a cui non hanno assistito, che non hanno udito, non hanno circostanziato, ma di cui hanno solo ricevuto presunta sommaria informazione; 2) non è specificato da chi hanno avuto e ricevuto informazione del presunto fatto né il contenuto dello stesso; 3) allegata alla Relazione dei Deputati della Festa non esiste alcun atto formale, documento, audio, video o dichiarazione a sostegno di quanto riportato. Lo stesso Assessore Delegato, nella propria ordinanza rileva al punto 1) che “è venuta a mancare, da parte dei Deputati della Festa, […] una attenta ricostruzione dell’episodio, e ciò in considerazione di quanto demanda loro il Regolamento del Palio…”. Risulta, infatti, ben sancito dal Regolamento del Palio, che la relazione dei Deputati della Festa, art. 92 c. 3 “Della relazione debbono far parte integrante i rapporti scritti degli Ispettori della Pista e del Mossiere e tutti gli atti e/o documentazioni acquisiti nei cinque giorni successivi al Palio, termine entro il quale i Deputati possono sentire i Priori e/o i Capitani delle Contrade nonché i Fantini su specifici atti.” e su questo si deve basare l’opera di analisi dell’Assessore Delegato così come previsto all’Art. 98 co.2 Quindi ne deriva, con fondata certezza, che né i Deputati né l’Assessore Delegato hanno prove oggettive che il fatto sia accaduto. Ciò è, e risulta naturale, dato che il fatto non è mai avvenuto. Nessun alfiere della Contrada di Valdimontone ha mai pronunciato “espressioni ingiuriose” nei confronti del Sig. Sindaco. Gli stessi dipendenti comunali non si assumono alcuna responsabilità di quanto detto e affermato, trincerandosi dietro l’anonimato più assoluto. La Contrada di Valdimontone, al contrario, precisa come, nelle proprie memorie difensive, abbia allegato una dichiarazione scritta rilasciata dai propri Alfieri (qui riportata) nella quale gli stessi assumono e difendono il proprio operato. Una dichiarazione firmata e sottoscritta evidentemente ritenuta meno importante di un’anonima illazione! Come mai? A fronte della sanzione definitiva, non è escluso che gli alfieri intraprendano ogni azione opportuna per difendere nelle sedi e con le modalità più adeguate la loro persona e reputazione.
INGIUSTIZIA È FATTA In assenza di qualsivoglia atto ufficiale da parte dell’Amministrazione Comunale sull’operato della Giunta, risulta incomprensibile e preoccupante che l’Assessore Delegato abbia proposto di comminare una sanzione così penalizzante senza alcuna prova, atto, documento, semplicemente falsa e basandosi esclusivamente sul “SENTITO DIRE”. Inaccettabile che un Assessore Delegato al Palio possa, nelle sue funzioni istituzionali, proporre di comminare una qualsivoglia sanzione, o formulare una determina senza prova alcuna?
Inadeguato, irresponsabile e non conforme ai principi più volte ribaditi in sede di Magistrato delle Contrade il comportamento dei Deputati della Festa, ex dirigenti di Contrada, chiamati a svolgere la loro funzione in nome e per conto di tutto il mondo contradaiolo nel massimo rispetto e salvaguardia della Festa stessa. Infondata e gravissima la delibera di Giunta che ha confermato la sanzione proposta dall’Assessore Delegato a carico della Contrada. Provocatorio l’atto di “magnanimità” della Giunta rivolto ai due Alfieri relativo alla riduzione del veto da 10 a 9 anni, solo per un presunto gesto di clemenza. LA CONTRADA DI VALDIMONTONE E’ indignata dall’operato dei Deputati della Festa, dell’Assessore Delegato e della Giunta stessa, visto il tentativo del tutto irrituale di inserire il de relato, un elemento estraneo, fortemente arbitrario e pertanto pericoloso, come base delle decisioni sanzionatorie. Ciò è tanto più grave se utilizzato per ricostruire su mere basi ipotetiche una condotta che ha portato a proposte sanzionatorie così penalizzanti a carico sia della Contrada di Valdimontone sia dei due Alfieri. La Contrada di Valdimontone rimarca la propria vicinanza ai due Alfieri, stigmatizzando al contempo ogni comportamento privo dell’educazione di base contradaiola, nocivo al decoro della Festa ed all’incolumità altrui.
La Contrada di Valdimontone ringrazia i molti contradaioli, di ogni Consorella, che, mossi dal comune e unico interesse del bene della Festa, hanno condiviso con noi e continuano a condividere perplessità e indignazione nei confronti della mediocrità con cui la vicenda sanzionatoria è stata affrontata. Pur originando da episodi riguardanti la nostra Contrada, il presente comunicato vuole rappresentare un contributo scevro da meri interessi personali, e intende promuovere riflessioni e considerazioni di sistema, in vista di un dibattito che ci auspichiamo franco, autorevole e attento sui diversi aspetti, tra cui quello sanzionatorio, legati al mondo delle Contrade e al Palio. L’ingiustizia compiuta, e dalla Contrada scrivente subita, possa tramutarsi, grazie alla riflessione approfondita e pacata di tutti, in una occasione preziosa di rafforzamento delle migliori consuetudini e tradizioni che hanno ispirato e tuttora danno linfa alla nostra Festa e alla nostra Comunità”.



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