Violenze e riti satanici, la Procura di Milano chiude le indagini sui genitori affidatari

La vittima, per sfuggire agli abusi, si era rifugiata in provincia di Siena

Di Redazione | 10 Giugno 2023 alle 18:30

Violenze e riti satanici, la Procura di Milano chiude le indagini sui genitori affidatari

La Procura di Milano ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di processo, con l’accusa di riduzione in schiavitù per una coppia di genitori affidatari che per circa 15 anni, tra il 2000 e il 2015, avrebbero costretto una giovane, ospitata nella loro casa quando era appena maggiorenne, a subire “violenze sessuali, anche di gruppo” ed anche in “un contesto di riti satanici e messe nere”.

La vicenda, con indagini del pm della Dda Stefano Ammendola, era venuta a galla lo scorso ottobre e a novembre il Tribunale del riesame di Milano aveva revocato la misura dell’obbligo di dimora e di divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico per i due coniugi.

Ora la Procura contesta agli indagati di aver esercitato sulla donna “poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà”. Nel 2002 dalle violenze, anche psicologiche, subite dalla giovane da parte del genitore affidatorio, a cui viene contestato anche il reato di violenza sessuale di gruppo, è nato un figlio.
Dal 2005, poi, la donna sarebbe rimasta vittima di abusi durante riti satanici e messe nere, nel 2006 sarebbe riuscita a trasferirsi in provincia di Siena, ma i due sarebbero andati a riprenderla e l’avrebbero sottoposta ad altre violenze.

Il caso ha avuto un iter giudiziario travagliato con denunce presentate dalla donna, che ora ha 41 anni ed è assistita dal legale del foro senese Massimo Rossi, anche fuori dalla Lombardia. I genitori hanno sempre negato sostenendo che le sue denunce sono “tutta una invenzione”. Il padre presunto aguzzino è difeso invece dall’ex sindaco di Siena Luigi De Mossi.



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