Whirlpool, i sindacati: "2023 finanziariamente migliore del 2022, ma calano i volumi"

Confronto tra Fim, Fiom Uilm e Uglm e Direzione di Whirlpool Italia. La multinazionale sconta sia una contrazione generale del mercato europeo degli elettrodomestici sia la concorrenza agguerrita delle case asiatiche, alle porte la fusione con i turchi e una nuova e delicata fase

Di Redazione | 12 Febbraio 2024 alle 21:00

Whirlpool, i sindacati: "2023 finanziariamente migliore del 2022, ma calano i volumi"

Si è tenuto oggi da remoto l‘incontro previsto tra Fim, Fiom Uilm e Uglm e Direzione di Whirlpool Italia. L’azienda, spiegano i sindacati, ha illustrato l’andamento di mercato generale che è in contrazione e la relazione con la produzione degli stabilimenti italiani che anch’essa, con eccezione di Comunanza, è in calo significativo. Whirlpool sconta sia una contrazione generale del mercato europeo degli elettrodomestici sia la concorrenza agguerrita delle case asiatiche.

Questo ha avuto per tutto il 2023, come già nel 2022, un risultato negativo in termini di saturazione degli stabilimenti italiani, tutti colpiti da riduzione importante delle ore lavorate con interventi significativi di cassa integrazione. La previsione per il 2024 è di conferma della situazione data, pur confidando in una leggera ripresa di crescita della domanda a partire dalla seconda metà dell’anno.

“Per queste ragioni e in virtù di una situazione contabile migliore del 2022 – affermano FIM, FIOM, UILM E UGL NAZIONALI – abbiamo chiesto di riconoscere, come nello scorso anno, una quota salariale in modalità di fringe benefit. La risposta negativa dell’azienda ci è parsa francamente incomprensibile e poco convincente, sia per il precedente, che per la condizione un poco migliore sul piano economico, nonché per il perdurare della cassa integrazione. Su questo tema abbiamo chiesto a Whirlpool un supplemento di riflessione e una risposta più convergente con la richiesta che sarebbe un segnale positivo in un panorama complicato che necessita della massima coesione”.

“Infine ci è stato ribadito ciò che è stato reso noto nei giorni scorsi dalla multinazionale in merito alla fusione con Arcelik. Il programma dovrebbe trovare conclusione a fine marzo e da quella data iniziare ad essere operativo il nuovo soggetto industriale. Le parti si sono date appuntamento per la fine del mese di Marzo per aggiornamenti sulla implementazione del percorso di fusione”.

“Il via libera dell’Antitrust Britannico su fusione tra Arcelik e Whirlpool con la prima che sarà socio maggioritario chiude il percorso di approvazione già avvenuto nella UE a dicembre 2023 – affermano  Fim Fiom Uilm – ora si apre una fase delicata che da aprile vedrà i turchi di Arçelik guidare le sorti del gigante del bianco in Europa. Il settore sta vivendo una fase delicata con calo di vendite e competizione forte. I lavoratori del gruppo che ha 5 stabilimenti da noi hanno bisogno di certezze sull’impegno dei nuovi proprietari al mantenimento e rafforzamento dei siti, sapendo che il gigante turco ha già molti siti tra Europa e area mediterranea. Sarà fondamentale il ruolo delle politiche pubbliche a sostegno della sostenibilità del settore in particolare su costi energetici e dei semilavorati dove c’è una minore competitività soprattutto con i produttori extra UE. Il 22 nell’incontro previsto chiederemo al governo di farsi promotore di un accordo tra tutti i soggetti interessati che impegni a consolidare la presenza dei siti italiani”.



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