In attesa che l’antitrust si pronunci sulla fusione tra Arcelik e Whirlpool a livello locale la soglia di attenzione sullo stabilimento senese si alza sensibilmente. La regione Toscana potrebbe aprire un tavolo di crisi per monitorare il sito di Siena e anche il comune sembra pronto a fare la sua parte.
“Ieri c’è stato l’incontro con l’Arti (agenzia Regionale Toscana per l’Impiego) – ha detto la segretaria generale della Fiom Cgil Siena Daniela Miniero -. C’è la volontà di riattivare un tavolo di crisi sul sito senese, anche in accordo con il comune. Il sindaco ci ha convocato il 9 di ottobre. Noi non siamo né disposti a subire una riduzione dell’occupazione né tantomeno una chiusura, che ad oggi non è stata paventata”.
A livello internazionale l’attenzione è sulla decisione dell’antitrust, chiamato a valutare la legittimità della fusione tra Arcelik e Whirlpool. Per essere validata c’è bisogno dell’ok sia dall’antitrust europeo che da quello inglese. Quest’ultimo si è pronunciato qualche giorno fa: “Ha espresso delle perplessità sulla modalità di acquisizione da parte di Arcelik – ha detto Miniero -. Le preoccupazioni consistono nel rischio che il nuovo gruppo possa alterare la competizione del mercato. L’antitrust inglese non ha bocciato l’operazione, ha solo chiesto ad Arcelik di apportare delle modifiche. L’antitrust inglese si dovrebbe esprimere entro il 5 di ottobre mentre quello europeo entro il 23 dello stesso mese”.