Abusi sessuali sulla figlia, Tribunale di Siena condanna a 9 anni e 2 mesi un 74enne

L'uomo aveva abusato della figlia fin da quando questa era minorenne, ottenendo il suo silenzio dietro la minaccia di "gettarla in pasto ai maiali". In aula lo straziante racconto della giovane

Di Redazione | 17 Gennaio 2023 alle 17:00

Il Tribunale di Siena ha condannato questo pomeriggio a 9 anni e 2 mesi, per violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti, un uomo di 74 anni della provincia di Siena, accusato di aver abusato a più riprese della figlia, adesso 24enne, fin da quando questa era minorenne.

Il verdetto è stato emesso dal collegio presieduto dal giudice Roberto Carrelli Palombi, al termine della discussione tra le parti durante la quale la pm Silvia Benetti aveva chiesto 9 anni e 9 mesi di pena per l’uomo – in precedenza già condannato per un altro caso di violenza più attenuato – ripercorrendo la dolorosa vicenda della vittima, costellata di numerosi episodi di abusi. Secondo quanto riportato dal pubblico ministero nella sua requisitoria, l’uomo, già dal 2013, aveva iniziato ad avere attenzioni, gelosia e una “tensione sessuale” nei confronti della figlia, al tempo minore, sfruttando pretesti per toccarla e baciarla, finchè alcuni anni dopo l’avrebbe violentata in macchina. La giovane non si era mai decisa a denunciare perchè costantemente impaurita dall’uomo, che la minacciava, secondo quanto riferito dall’accusa, di “gettarla in pasto ai maiali”, finchè non ha trovato il coraggio di rivelare la sua terribile vicenda, che come affermato dalla sua legale, le ha provocato ferite non rimarginabili, e dei sensi di colpa che le hanno fatto perfino sfiorare l’idea di farla finita.

Il Tribunale ha considerato credibile lo straziante racconto della ragazza, reso durante l’incidente probatorio, e sostenuto da elementi come messaggi telefonici in cui l’uomo le faceva delle avances, e testimonianze di amici, parenti e di un ex fidanzato della vittima. Oltre alla condanna, i giudici hanno riconosciuto una provvisionale di 20mila euro per la vittima. Dal canto suo, la difesa dell’imputato, condannato anche per maltrattamenti contro la madre della ragazza, ha evidenziato alcune presunte discrasie nella versione della giovane figlia e ha già fatto sapere, non appena visionate le motivazioni attese entro 30 giorni, di valutare il ricorso in Appello.

C.C



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