Aiuto alle vittime delle violenze di genere, si rinnova il Master sul Codice Rosa

Iscrizioni aperte fino al 15 dicembre per il master universitario di 1° livello “Il Codice Rosa: un nuovo modello di intervento nella presa in carico delle vittime di violenza”, unico in Italia nel suo genere. La direttrice Masti: "Portare da teoria e a realtà ospedaliera le linee guida e le procedure spesso non correttamente conosciute e applicate"

Di Simona Sassetti | 20 Novembre 2023 alle 20:00

Aiutare le vittime di violenza con competenza e professionalità. Questo l’obiettivo del master universitario di 1° livello “Il Codice Rosa: un nuovo modello di intervento nella presa in carico delle vittime di violenza”, unico in Italia nel suo genere.

In questi anni ha tradotto la propria esperienza del modello di accoglienza delle donne vittime di violenza ideato nel 2009 all’interno della Asl di Grosseto dalla dottoressa Vittoria Doretti, in un percorso di alta formazione dedicato a tutti coloro che professionalmente si occupano, a vario livello, del fenomeno della violenza sulle donne. Una formazione fondamentale. Sarà possibile iscriversi al master fino al 15 dicembre,  possono partecipare medici, infermieri, ostetriche, assistenti sociali, sociologi, giuristi, avvocati, psicologi, farmacisti, laureati in scienze politiche.

“Il master agisce fornendo le corrette info agli operatori che si occupano delle violenze di genere – spiega Alessandra Masti, direttrice del Master sul Codice Rosa – possiamo instaurare un rapporto di formazione dando gli strumenti idonei per attivare sul campo le teorie che spesso restano tali. Mi batto per portare dalla teoria alla realtà ospedaliera tutte le linee guida e procedure, che purtroppo per mille motivi spesso non sono correttamente conosciute e applicate, rendendo la possibilità di utilizzo dei reperti raccolti in pronto soccorso difficile, se non impossibile, in un probabile e futuro procedimento penale”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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