Amministrative Siena, Montomoli: "Massoneria? Una scusa. La vera ragione è che non sono gestibile dai partiti"

Il candidato a sindaco Emanuele Montomoli è tornato a parlare dopo il dietrofront del centrodestra

Di Redazione | 9 Marzo 2023 alle 18:37

Emanuele Montomoli torna a raccontare la sua versione dei fatti, sottolineando come tutti, all’interno del centrodestra locale, sapessero la sua appartenenza al Grande Oriente d’Italia e come fin dall’inizio non rappresentasse un reale problema alla candidatura vista la sua non iscrizione a nessun partito, mentre in consiglio comunale, secondo Montomoli ce ne sarebbero almeno 3 o 4 di persone appartenenti alla Massoneria, e molti altri avrebbero ruoli dentro il Comune. Per questo il candidato civico sostiene che la “questione Massoneria” sia stato solo un pretesto, di essere stato usato per soffocare in anticipo una possibile ricandidatura, spinta da Roma, del Sindaco Luigi De Mossi, e di essere, qualora eletto, un Primo Cittadino poco gestibile dai partiti.

“Secondo me gli organi locali di Fratelli d’Italia  – ha dichiarato – mi hanno usato prima per scongiurare una ricandidatura di Luigi De Mossi e poi per cercare un’altra soluzione che alla fine hanno trovato”.

Montomoli quindi cambia il paradigma di questo percorso di campagna elettorale, adesso civico puro slegato dalle dinamiche politiche partitiche del centrodestra. Un percorso che ora guarda con convinzione al ballottaggio, un primo traguardo adesso più difficile da raggiungere, ma ancora possibile grazie alla ritrovata libertà di agire per il bene della città senza limitazioni e pressioni esterne.

“Prima avrei avuto sicuramente una dote (di voti) importante che quasi sicuramente mi avrebbe portato al ballottaggio. Questa dote la dobbiamo riconquistare sul territorio. Io sono molto motivato, trovo tantissima gente che ora che non ho più i partiti torneranno a votarmi. Probabilmente se avessi vinto stando alle mediazioni politiche che mi erano state imposte dai partiti, non sarebbe stato il bene di Siena, perchè Emanuele Montomoli non avrebbe avuto le mani libere per poter, insieme ai professionisti della mia lista, potuto cambiare come vorremmo, le dinamiche di questa città”.

Nella seconda parte della conferenza Montomoli si è concentrato anche sul programma elettorale toccando i principali punti a lui particolarmente cari per lo sviluppo della città: Biotecnopolo, cultura, infrastrutture e banca MPS.

Sul Biotecnopolo – afferma Montomoli – si rischia la figuraccia internazionale, serve un sindaco competente per la direzione che deve prendere questa importante opportunità per Siena. Deve diventare un Hub di altre aziende con cui ho già stretto rapporto per creare occupazione, fare ricerca e trovare sviluppo. Per la cultura – continua il candidato sindaco – serve una partnership pubblico-privata con società competenti nel settore perché serve uno slancio per poter promuovere le attività e i luoghi della cultura a Siena”. ” Sulle infrastrutture, serve l’alta velocità a Siena, va individuato a Bettolle un punto di incontro tra Perugia, la Regione Umbria, e Siena. Infine sulla banca MPS – continua Montomoli – serve che il 14%, di quel 63% in possesso al Ministero del Tesoro, passi a Cassa depositi e prestiti per poi fare accordi con il Comune e Fondazione in modo tale che la maggioranza non sia più in mano ad un privato che potrebbe acquisirla a fine anno 2023, quando necessariamente lo Stato dovrà uscire dalla Banca.”



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