Cuccioli di labrador venduti online, ma spesso non consegnati o portati dentro buste della spesa in cattive condizioni di salute: un 61enne della provincia di Siena è stato condannato questa mattina dal Tribunale di Siena a 1 anno e 7 mesi, per truffa e maltrattamento di animali.
Gli episodi risalivano al 2020: l’uomo, secondo le accuse tramite annunci trappola, vendeva animali, non sempre autenticamente di razza, dietro pagamenti anticipati da 150-200 euro. I cani risultavano in pessime condizioni di salute, e in alcuni casi non venivano nemmeno consegnati agli acquirenti nonostante il bonifico già inviato.
La richiesta di pena della Procura era di 3 anni ma il giudice Cerretelli ha fissato una pena da 1 anno e 7 mesi, con 8mila euro di multa. Il condannato si trova già agli arresti domiciliari, per un altro caso di truffa.
L’indagine è partita a seguito delle denunce dei raggirati: numerosi i casi emersi durante il processo. Uno dei querelanti ha raccontato di aver incontrato il venditore di persona e di aver ricevuto il cane, che visibilmente non stava bene e non era sverminato, all’interno di una busta della spesa. Alla richiesta di sottoporlo a una visita, l’uomo si sarebbe rifiutato, e non avrebbe restituito l’acconto.
Un altro acquirente, dopo aver preso in consegna un cucciolo anch’esso apparso sofferente, ha deciso di accudirlo ma l’animale, epilettico, è morto pochi giorni dopo per una infezione probabilmente causata dal fatto che non era stato vaccinato ed era stato tolto troppo presto dalla madre. Infine un altro querelante, dopo aver versato l’acconto, non ha mai visto il cane.
Non solo: durante un blitz dei Carabinieri Forestali nell’abitazione dell’imputato, sarebbero stati trovati due cani rinchiusi dentro una stanza, in precarie condizioni igieniche e di salute, da qui l’accusa di maltrattamenti.