Atlante delle manifestazioni storiche: c'è anche Siena

Di Redazione | 14 Marzo 2017 alle 15:19

Atlante delle manifestazioni storiche: c'è anche Siena

Venti rievocazioni a Siena censite dall’opera

Un atlante delle manifestazioni storiche in Toscana, il primo in Italia nel suo genere. E’ l’obiettivo del progetto “Rievocare il passato: memoria culturale e identita’ territoriali” realizzato e finanziato dall’Universita’ di Pisa. “Il nostro – spiega Fabio Dei, etnoantropologo dell’ateneo pisano – e’ il primo tentativo di sistematizzare con un’analisi scientifica questo genere di eventi: non ci sono indagini analoghe in altre regioni e per ora abbiamo censito circa 140 rievocazioni in Toscana”. Allo stato, prosegue Dei, “si tratta di un work in progress e speriamo che l’indagine possa proseguire anche con il sostegno delle istituzioni magari con la creazione di un osservatorio permanente”. Secondo la mappa tracciata dagli studiosi pisani la provincia di Firenze e’ quella con il maggior numero di manifestazioni storiche (26), seguono Siena e Arezzo con 20, Pisa con 17, Lucca con 11, Grosseto con 9, Livorno 8, Pistoia 7, Prato 5 e Massa 4. Il periodo maggiormente evocato e’ la storia medievale, poi quella moderna, quindi un periodo misto definito ‘multiepoca’ nel quale confluiscono passati diversi (per lo piu’ la storia antica, medievale e moderna), chiude la storia contemporanea, contraddistinta per riferimenti quasi esclusivamente puntuali e relativi alla seconda guerra mondiale (la Liberazione, alcune battaglie). “In generale – sottolinea Dei – e’ emerso che e’ la societa’ civile, piu’ che lo Stato, a promuovere le rievocazioni storiche. Sono infatti manifestazioni che si collocano all’intersezione fra diverse forme di cultura popolare, eventi in grado di coinvolgere un volontariato civile molto ampio, rendendo labili i confini tra il ruolo degli attori e quello degli spettatori. Non da ultimo, rappresentano una forma di divulgazione conoscitiva: se da un lato la storia rappresentata e’ talvolta piu’ mitica che reale, dall’altro vi sono eventi filologicamente assai curati che si accostano alla logica dei musei e dei parchi di living history”.



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