Battesimi e cresime senza padrini e madrine? Don Vittorio Giglio: "Ultimamente queste figure non rispondono ai canoni della Chiesa"

A Buongiorno Siena Don Vittorio Giglio, vicario episcopale dell'Arcidiocesi di Siena

Di Redazione | 15 Marzo 2023 alle 17:03

Una decisione che sta facendo discutere e che in molti hanno visto come una provocazione nei confronti della Chiesa. Stiamo parlando della vicenda di Monsignor Cirulli della diocesi di Teano che, in via sperimentale, ha stabilito di rinunciare a padrini e madrine per battesimi e cresime. Visto che molte volte si tratta solo di un adempimento formale, meglio rinunciarci. E nel territorio senese qual è la situazione? Cosa potrà succedere in rifermento alla storica decisione di Teano? Ne abbiamo parlato a Buongiorno Siena con Don Vittorio Giglio, vicario episcopale dell’Arcidiocesi.

“Più che una provocazione – ha detto – è forse un inizio di riflessione che molte diocesi stanno facendo, non solo quella di Teano. In fase sperimentale si sta rinunciando a padrini e madrine, del resto anche nel codice di diritto canonico c’è una frase che recita “per quanto è possibile” e che non li rende obbligatori. Una riflessione perchè la figura del padrino e della madrina, che fin dalle origini la Chiesa conserva come figure importanti nel cammino del battezzato o cresimato come accompagnamento e supporto, ultimamente è venuta un po’ meno in tante situazioni. Ultimamente le figure di padrino e madrina non rispondono alle caratteristiche che a Chiesa richiede per questo ruolo ed è per questo che ci si pone la domanda.

Nella nostra diocesi ancora non abbiamo affrontato il problema, non ci siamo confrontati nè tra sacerdoti nè con il vescovo, per ora le cose restano invariate”.



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