Bicentenario del San Niccolò, un compleanno che guarda al futuro della città

Di Redazione | 6 Dicembre 2017 alle 16:21

Bicentenario del San Niccolò, un compleanno che guarda al futuro della città

Un ciclo di incontri per capire ciò che è stato l’ex manicomio e progettare l’avvenire grazie al nuovo ruolo di Università e Usl

Bicentenario del San Niccolò, il primo appuntamento, in programma questo pomeriggio, è statdedicato all’archivio storico, al molino agricolo e alla valorizzazione degli immobili. Ricordare il San Niccolò, per capire ciò che è stato, per interpretare correttamente l’eredità culturale che ha lasciato a Siena e alla psichiatria italiana, per progettare il futuro di questa “città nella città”, nata come manicomio, ora area dedicata ai giovani e alla scienza, grazie all’Università, alle cure riabilitative nei centri gestiti dalla Usl, al tempo libero e al recupero sociale, grazie alle attività dell’Orto de’ Pecci. Con questo obiettivo, a inizio dell’anno del bicentenario della fondazione del San Niccolò, ha preso il via oggi un ciclo di eventi organizzato in collaborazione tra Comune, Università di Siena e Azienda Usl Sud Est Toscana, che terminerà il 6 dicembre 2018 – a due secoli esatti dall’apertura della struttura. Una rassegna e contemporaneamente un’operazione culturale di ricostruzione e valorizzazione della memoria, che attraverso conferenze, seminari, mostre, spettacoli e visite guidate, offrirà ai cittadini l’opportunità di conoscere i luoghi dell’ex manicomio, comprendendone, insieme alla storia, le funzioni e le ragioni, nell’orizzonte della possibile valorizzazione. L’iniziativa è stata presentata questa mattina alla stampa.
“Il complesso del San Niccolò è passato, presente e futuro di Siena. Passato perché duecento anni fa apriva le porte quello che sarebbe diventato uno dei più grandi ospedali psichiatrici d’Italia. Presente perché ora è luogo di vita, studio, cultura, lavoro, cure e socialità. Futuro perché le potenzialità del San Niccolò sono innumerevoli e rappresentano una risorsa unica per la nostra città, con ricadute positive per tutta la comunità senese. Fondamentale il lavoro di memoria che oggi presentiamo, portato avanti negli ultimi anni da molte realtà cittadine, unite per salvaguardare il nostro patrimonio e condividerne il futuro. Il programma di eventi è ricco e ambizioso, per il quale ringrazio, a nome della città, chi si è impegnato in tal senso e continuerà a farlo con energie ed idee sempre nuove”, ha dichiarato il Sindaco Bruno Valentini.
“Se il San Niccolò ora è considerato parte del centro storico, duecento anni fa era la periferia di Siena. Una città nella città, che grazie ai progetti di ricerca degli ultimi dieci anni ora vive una fase positiva di riscoperto interesse e nuova progettualità, grazie anche alle realtà che hanno richiamato l’attenzione pubblica e risvegliato la consapevolezza cittadina su quest’area che, altrimenti, rischierebbe il degrado e l’abbandono. Grazie al protocollo d’intesa, che ho fortemente voluto, tra Comune di Siena, Università degli Studi e USL Toscana sud est, ora il San Niccolò può finalmente conoscere una stagione di rilancio. Per la prima volta, infatti, le tre istituzioni si riuniscono per sviluppare una sinergia che restituisca all’ex ospedale psichiatrico il ruolo strategico che merita. Questo è un programma aperto alle proposte e alle idee, per un anno di eventi, alcuni dei quali condivisi con Siena Città Aperta che quest’anno promuove la cultura come strumento di benessere e di pace”, ha spiegato l’Assessora alla Cultura Francesca Vannozzi.
Il rettore Francesco Frati, dichiarandosi soddisfatto per l’iniziativa organizzata in occasione del bicentenario, ha evidenziato l’azione positiva dell’Ateneo, di concerto con gli altri Enti cittadini, nella trasformazione dell’ex ospedale psichiatrico in luogo di studio e di ricerca, “in linea con il ruolo che l’Università ha nella crescita culturale della nostra società”. “Credo sia importante mettere in luce il riuscito percorso di cambiamento a cui è stata sottoposta questa area – ha detto Frati – trasformata da luogo di costrizione, in un luogo-simbolo di libertà di pensiero, di studio e di creatività, attraverso la ricerca, che si fonda sull’apertura all’innovazione”.
Il dottor Marco Picciolini, direttore della Società della Salute Senese, ha parlato degli investimenti che la Usl Toscana Sud est ha in cantiere per due degli immobili che sono rimasti di proprietà dell’azienda. Si tratta del Chiarugi dove a fine 2019 partiranno i lavori dell’ospedale di comunità e hospice, per un investimento di circa 6 milioni di euro, e del Conolly. Per quest’ultimo edificio la Usl ha stanziato 500 mila Euro per la messa in sicurezza del tetto, mentre la sua futura destinazione, essendo un immobile di particolare prestigio architettonico, sarà oggetto di una valutazione tra gli enti cittadini per scopi culturali.



Articoli correlati