Brigata Biancoverde: "I tifosi di Siena non sono razzisti. Hall ci ha provocato"

Di Redazione | 6 Febbraio 2019 alle 16:45

Brigata Biancoverde: "I tifosi di Siena non sono razzisti. Hall ci ha provocato"

“Amarezza per il fatto che non siano arrivati provvedimenti di nessun tipo contro Hall e Pepper che ha insultato il pubblico”

Comunicato della Brigata Biancoverde in merito ai fatti avvenuti alla fine della partita di domenica scorsa, Mens Sana-Cassino:

“Qualche “illustre” esponente della stampa cittadina e non, oltre che qualche dirigente – guarda caso – di Cassino, ha parlato di offese razziste, di comportamenti scellerati, e in generale, di condotta inqualificabile del pubblico presente al palazzo. Tutto questo, oltre ad essere una mistificazione della realtà- in quanto nemmeno nel referto degli arbitri è presente alcun riferimento ad offese razziste- ci sembra un inutile e dannoso accanimento contro una squadra ed una tifoseria che stanno letteralmente lottando per la sopravvivenza contro una società incompetente, contro istituzioni assenti e contro un sistema basket che a livello di credibilità è arrivato ai minimi storici”.

“Non possiamo parlare a nome di tutti i 1600 presenti al Palazzo domenica scorsa, ma, come Brigata Biancoverde, intendiamo rigettare con forza le accuse di razzismo che sono arrivate da parte di un giocatore che ha provocato volontariamente i giocatori ed il pubblico senese con il preciso intento ( il video dell’arrivo al palazzo -qualche ora prima- del giocatore in questione, che in italiano afferma “odio questo palazzo”, è stato pubblicato dal presidente di Cassino sul suo profilo Facebook) di buttare in confusione la partita. Una partita che per 38 minuti è stata tranquillissima e che l’aveva visto tutt’ altro che protagonista; il giocatore è stato egregiamente aiutato dai suoi compagni di squadra (mentre Sorrentino ha tentato di alzare il livello della tensione per tutta la durata della gara, dopo il match, Dalton Pepper ci ha definito “Pezzi Di Merda” sul suo profilo Instagram) e poi dai suoi visionari dirigenti che in assenza di argomenti fondati scelgono di tirare in ballo addirittura il Palio sui social, mancando di rispetto non solo ad una tifoseria ma ad una città intera. C’è grande amarezza per il fatto che non siano arrivati provvedimenti di nessun tipo contro questi professionisti (della provocazione), quando noi tifosi siamo costantemente sotto la lente di ingrandimento dei media e della questura”.

“Troviamo poi inevitabile che ogni gesto fatto ad hoc per arrecare danno alla nostra squadra provochi rabbia e disappunto negli animi di un pubblico Biancoverde che è stanco, esasperato ed incattivito dalla situazione che sta vivendo ormai da troppo tempo. Forse i fantomatici “addetti ai lavori” non sanno quanto sia frustrante avere a che fare anno dopo anno con mezze verità e promesse non mantenute da parte di una società che, per migliorare la già ridicola situazione, ha preso le difese di un provocatore seriale invece di quelle della sua gente (o stakeholders, che dir si voglia). Non stiamo cercando giustificazioni, ma pensiamo che chi scrive e parla a sproposito dovrebbe farsi un esame di coscienza, capire che la pazienza prima o poi finisce e che non sempre la calma è la virtù dei forti”.



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