Carburante alle stelle, Landi (Faib Confesercenti): "Governo ha deluso su accise, benzinai non siano capri espiatori"

"In campagna elettorale era stata presa posizione su taglio accise e invece sono state rimesse quelle tolte dal precedente governo. Il problema a monte è la speculazione dei petrolieri"

Di Redazione | 9 Gennaio 2023 alle 16:30

Tornano le accise e i prezzi dei carburanti, già elevati, sono schizzati alle stelle. Adesso il Governo chiede controlli della finanza per sanzionare speculazioni. Eppure il prezzo del petrolio sarebbe contenuto, come ha spiegato a Buongiorno Siena Martino Landi, responsabile Faib Confesercenti.

“Il carburante fa gola, i petrolieri sicuramente speculano, non certo i benzinai – sottolinea – al primo rincaro sulla quotazione internazionale i prezzi salgono alle stelle, è sempre successo. Il Governo giustamente deve monitorare, ma in questa fase tormentata credo che il Governo non abbia fatto il suo dovere. Se ha deciso di reintrodurre lo sconto di accise che il governo Draghi aveva tolto a marzo, è chiaro che non ci dobbiamo aspettare che un rincaro. Se è superiore all’aumento delle accise, qualcuno ci specula. Ok adesso il controllo sui distributori, ma i capri espiatori non siano benzinai – rimarca Landi – la responsabilità va trovata monte, ovvero il petroliere che impone di vendere a quel prezzo”.

“I rappresentanti del Governo scelto dagli italiani in campagna elettorale si erano espressi sul taglio accise, e non solo le accise non sono state tagliate ma sono state rimesse quelle tolte da Governo precedente – tuona Landi – c’è grande delusione tra consumatori e addetti ai lavori, è proibitivo oggi fare un pieno. Il Governo non può fare a meno sulle tasse dei carburanti, sono entrate sicure, vanno trovate delle risorse alternative e combattere l’evasione”.



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