Caro affitti a Siena, al via l’iter per nuovi studentati

Il rettore Di Pietra risponde a Bernini che annuncia che sono 65mila gli immobili ritenuti idonei per riconvertirli in studentati: "Tempistiche lunghe ma l’iter è iniziato”

Di Simona Sassetti | 20 Settembre 2023 alle 17:58

Sta per terminare l’estate, ovvero il periodo più caldo per le studentesse e gli studenti universitari in cerca di un alloggio, in particolare per le nuove matricole che per la prima volta si troveranno a vivere l’esperienza universitaria, ovvero la prima esperienza fuori casa. Un’esperienza che inizia proprio dalla ricerca dell’alloggio migliore mettendo in conto che il fenomeno del caro affitti si è espanso a macchia di leopardo in tutta Italia, come dimostrato dalle proteste scoppiate da Milano a Cagliari solamente tre mesi fa.  A Siena proteste roboanti non ci sono state, ma il problema esiste,
seppur non ai livelli di altre grandi città. “Il contesto è cambiato, il mercato degli affitti è stato stravolto dal sistema degli affitti a breve – spiega il rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra – e anche Siena ha registrato qualche cambiamento”. Come dimostra, infatti, l’ultimo rapporto di Immobiliare.it, che gestisce un portale di immobili, nonostante l’offerta di camere in affitto in Italia sia cresciuta del 34% rispetto al 2022, questo aumento non ha causato una diminuzione dei prezzi. Al contrario, i dati illustrano un generale aumento in tutto il paese. Nel dettaglio a Siena, si legge dalle segnalazioni dell’ufficio URP – International Place, le camera a disposizione per gli studenti hanno un prezzo che oscilla dai 300 ai 500 euro, spese escluse.

Prezzi spesso eccessivi, quantomeno in rapporto all’Isee di coloro che ricercano un appoggio in città per gli anni universitari. Per questo in molti fanno richiesta alle residenze universitarie, capitolo quanto mai spinoso. “Il diritto allo studio è al lavoro – rassicura Di Pietra -per la messa in norma delle residenze universitarie e i lavori procedono più velocemente delle aspettative. Inoltre il Dsu ci ha fatto sapere che lo scorso anno con il sistema dei contributi la lista di tutti gli aventi diritto a questo tipo di sostegno è stata totalmente esaurita. Questo ci conforta, e ci immaginiamo che anche per questo anno accademico possa accadere la stessa cosa. Inoltre sono in corso delle operazioni volte a riconvertire degli immobili a uso di studentato. Sono operazioni che richiedono tempo, ma ci sono stati dei bandi del ministero cui diversi soggetti hanno espresso manifestazione d’interesse, vi è una commissione che sta esaminando queste proposte e vedremo quali verranno individuati e ai quali verrà finanziata la ristrutturazione. Si tratta comunque di un’operazione lunga che non riguarderà ne questo anno accademico, ne il prossimo”.

Proprio a riguardo si è svolta oggi a Palazzo Chigi una riunione della Cabina di regia alla presenza del sottosegretario Mantovano, del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, del Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini e del sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano. “Ho avviato un gruppo operativo con le Amministrazioni regionali e locali, di qualsiasi colore, e lanciato una manifestazione di interesse, che ha avuto buon fine, volta ad individuare immobili pubblici e privati da poter riconvertire in studentati da mettere a disposizione degli atenei. A seguito della pubblicazione, sono pervenute circa 80 mila domande di interesse e nei prossimi giorni sarà formalizzato l’elenco degli immobili ritenuti idonei. Intorno a 65-67 mila. Si tratta di un passaggio fondamentale per l’implementazione della Riforma del Pnrr – ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini – . Il Governo si è già impegnato offrendo soluzioni coerenti, mettendo a disposizione risorse specifiche per alloggi e borse di studio per gli studenti fuorisede. E’ un tema prioritario che troverà spazio anche nella prossima legge di bilancio”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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