Caso "cavalli scambiati", a Firenze si è aperto il processo in Appello: chiesta conferma condanna per falso per Trecciolino

La Procura ha chiesto la conferma della sentenza di condanna per i falsi a carico di Trecciolino e l'accoglimento del ricorso contro le assoluzioni in primo grado, la difesa ha chiesto il proscioglimento anche per il falso in atto pubblico

Di Redazione | 9 Gennaio 2023 alle 19:00

Caso "cavalli scambiati", a Firenze si è aperto il processo in Appello: chiesta conferma condanna per falso per Trecciolino

E’ partito oggi in Corte di Appello a Firenze il processo di secondo grado per il caso dei presunti “cavalli scambiati”, nell’ambito del quale nel giugno 2019 il tribunale di Siena aveva condannato a 4 anni e 10 mesi il fantino Luigi Bruschelli detto Trecciolino e il veterinario Mauro Benedetti, a 2 anni e 7 mesi, per l’accusa di falso in atto pubblico. In particolare, l’accusa verteva sul presunto scambio tra il cavallo anglo-arabo Romantico Baio-e il purosangue Captain Forest in occasione dei Palii 2014-2015. Secondo le accuse, Trecciolino avrebbe soppresso il libretto passaporto segnaletico di Captain Forest, a cui il veterinario Benedetti,impiantò il microchip di Romantico Baio, facendo sì che in occasione dei Palii fosse abbinato falsamente, sempre stando a chi accusa, il passaporto-libretto di quest’ultimo a Captain Forest.

La difesa dell’ex re di Piazza del Campo aveva fatto appello per ottenere l’assoluzione dall’accusa di somma di falsi in atto pubblico, dopo che in primo grado era già stato prosciolto dalle altre contestazioni, di frode processuale, violazione dei sigilli e maltrattamenti di animali, assoluzione giunta anche per il figlio Enrico Bruschelli detto Bellocchio e Sebastiano Murtas detto Grandine. Dall’altra parte la Procura Generale aveva impugnato la pronuncia di assoluzione per i maltrattamenti e ha chiesto oggi di accogliere l’appello e di confermare la condanna per i falsi. La decisione della Corte arriverà il 10 marzo, nel procedimento sono costituite varie parti civili tra cui associazioni animaliste e il Comune di Siena, quest’ultimo presente solo per il reato di falso.

C.C



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