Caso intercettazioni abusive detenuti Ranza, una condanna e una messa alla prova

Nell'indagine erano finiti un commissario capo e un vice ispettore della Polizia Penitenziaria

Di Redazione | 17 Febbraio 2023 alle 23:00

Caso intercettazioni abusive detenuti Ranza, una condanna e una messa alla prova

Si è concluso oggi a Firenze il procedimento scaturito dalle indagini su un viceispettore di polizia penitenziaria accusato di aver fraudolentemente intercettato diverse comunicazioni e conversazioni telefoniche e verbali nelle celle dei detenuti del carcere di San Gimignano,   e su un commissario capo della penitenziaria, comandante del carcere.

Per il primo, difeso dall’avvocato Alessandro Betti, il gup ha disposto la messa a disposizione, per il secondo, con rito abbreviato, una pena di 3 mesi.

Tra le vittime di intercettazioni abusive anche il direttore del penitenziario, che sarebbe stato pure minacciato perché avevo avuto colloqui con i detenuti per cercare di superare il “clima pesante” che si respirava nel penitenziario, dopo la vicenda delle torture che nel febbraio del 2021 ha portato alla condanna in primo grado di dieci agenti di polizia penitenziaria.



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