Caso Mps, restituiti 23 milioni di euro a Baldassarri-Toccafondi. Toccafondi: "Fatto fare soldi alla banca per dieci anni"

Di Redazione | 25 Gennaio 2017 alle 10:09

Caso Mps, restituiti 23 milioni di euro a Baldassarri-Toccafondi. Toccafondi: "Fatto fare soldi alla banca per dieci anni"

Restituiti 23 milioni di euro a Baldassarri-Toccafondi

Il Tribunale collegiale di Siena ha accolto le tesi difensive e restituito 23 milioni di euro a Gian Luca Baldassarri e Alessandro Toccafondi. Los crive “La Tribuna Sanmarinese” nell’edizione di oggi. “Nell’ambito del procedimento penale denominato Monte dei Paschi pendente presso il Tribunale di Siena – si legge -, dopo oltre 3 anni di indagine le difese di Gian Luca Baldassarri – capo dell’area finanza della banca- difeso dal Professor Filippo Dinacci e dall’Avvocato Stefano Cipriani e di Alessandro Toccafondi – vice dell’area finanza- difeso dall’Avvocato Filippo Cocco e dal Professor Alessandro Diddi erano riuscite, nell’ottobre scorso, a scardinare parte dell’impianto accusatorio ed a ottenere la restituzione di circa 23 milioni di Euro in favore dei propri assistiti. Proprio in seguito a ciò i primi giorni di gennaio su richiesta dei pubblici ministeri Natalini e Nastasi di Siena il presidente del Tribunale penale aveva disposto la misura di prevenzione del sequestro di tutte le somme oggetto di restituzione, sulla base che Baldassarri e Toccafondi fossero soggetti fiscalmente pericolosi. Immediata l’impugnazione del provvedimento da parte dei difensori che si è tradotta in una lunga udienza il 16 gennaio scorso in cui non sono mancati i toni duri nelle rispettive arringhe delle parti. Ieri è arrivato il provvedimento decisorio con il quale il Tribunale collegiale di Siena ha accolto le tesi difensive e restituito l’imponente somma nella disponibilità dei due indagati. A San Marino pende il procedimento penale a carico di Alessandro Toccafondi, sempre difeso come a Siena dall’Avvocato Filippo Cocco e dal Professor Alessandro Diddi, che proprio nelle scorse settimane si sono visti rigettare l’istanza di dissequestro (per circa un milione di euro depositati presso una banca di San Marino) da parte del Commissario della Legge Simon Luca Morsiani”.

La Tribuna pubblica anche un’intervista ad Alessandro Toccafondi: “Questa storia della banda del 5% è un mantra venuto fuori dall’inchiesta cosiddetta Lutifin. Ebbene lo sa che il processo è stato chiuso perché il fatto non sussiste? Glielo ripeto: il procedimento madre dal quale è scaturita fuori questa famosa banda del 5% è stato chiuso. E’ tutta una invenzione e lo dice la sentenza: la banda non è mai esistita. Di cosa stiamo parlando? La cresta sulle operazioni? Me lo può continuare a chiedere in modi diversi e insistere, ma la mia risposta è sempre la stessa. E’ il Ctu del Pm di Siena, dunque dell’accusa, a certificare che tutte nostre azioni sono state corrette. Senza contare che le nostre azioni sono sotto il controllo della Consob che non ci ha mai, dico mai, contestato nulla in questi anni. Direi che c’è poco da aggiungere. Noi col discorso dei correntisti non c’entriamo niente. Anche qui siamo vittime di una sorta di depistaggio che ci vuole addossare colpe che non abbiamo. Noi dell’area finanza attraverso il nostro lavoro di trading abbiamo portato alla banca 150 milioni di utili all’anno per 10 anni, tutti certificati a bilancio. Mps salta per colpa dei 49 miliardi di sofferenze. La verità è venuta fuori ormai: la sua domanda la ponga all’area crediti, l’area finanza investiva i soldi della banca non quelli dei clienti“.



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