Caso Siena Jazz, due storici docenti scrivono al sindaco

Giulio Visibelli e Luigi Campoccia: "Al momento, riteniamo che Caroni sia l’unico direttore artistico/Didattico che ha competenze nazionali ed europee. Non fa parte della vecchia politica"

Di Redazione | 25 Luglio 2021 alle 11:36

Caso Siena Jazz, due storici docenti scrivono al sindaco

Continua a tenere banco il caso Siena Jazz, relativo alle modifiche statutarie che hanno comportato le dimissioni del direttore artistico e storico presidente Franco Caroni.

Due storici docenti del Siena Jazz, Giulio Visibelli e Luigi Campoccia, si sono rivolti al sindaco Luigi De Mossi con una lettera aperta, per dire la loro sulla situazione attuale e l’addio burrascoso di Carini.
 
“Egr. Sig. Sindaco,
siamo due docenti dell’accademia Siena Jazz, alla cui nascita abbiamo partecipato insieme a Franco Caroni nel lontano 1977, col dovuto rispetto, vorremmo inviare alcune risposte ed alcune osservazioni alle sue considerazioni sul nostro Direttore artistico.
 
“È venuto il tempo di guardare avanti e proseguire nel processo di rinnovamento e ringiovanimento della classe dirigente di questa città”.Obbiettivo condivisibile e necessario per la crescita, ma perché iniziare da ciò che funziona, che ha credibilità e consenso nazionale e internazionale, da quello che, indipendentemente dall’età, promuove giornalmente il rinnovamento delle strategie jazzistiche sulla formazione? Al momento il ringiovanimento della figura del Direttore artistico non è certo il problema del Siena Jazz. Facciamolo piuttosto, gradualmente, dando il tempo ad una o più figure competenti e di peso di essere istruiti sugli innumerevoli aspetti di cui si fa carico attualmente il direttore.

 
 “Sono sicuro che il prossimo direttore artistico del Siena jazz sarà un professionista competente e capace” Ottimo, ma, al momento, riteniamo che Caroni sia l’unico direttore artistico/Didattico che ha competenze nazionali ed europee, dato che questa figura non esiste ancore nel mondo dell’alta formazione della musica Jazz. Ci vorranno molti anni prima di avere delle personalità competenti ed esperte del settore. La didattica del Jazz è molto diversa da quella di altre discipline musicali. Il direttore artistico a cui sta probabilmente pensando lei Sig. Sindaco, non è la figura che si occupa di dirigere un Festival. Visto che più del novanta per cento delle risorse sono impiegate nell’insegnamento di base, ma ancor di più nell’alta formazione e nell’altissima formazione, a Siena Jazz servono delle competenze soprattutto didattiche. Non certo concertistiche.
 
 “Con un curriculum di rispetto e di elevata qualità” Come detto prima nella didattica Caroni è tuttora un pioniere, non esistono in Italia e in Europa figure con un curriculum di rispetto e di elevata qualità nell’organizzazione delle attività formative per la musica jazz. Esistono musicisti, anche bravissimi, che hanno una buona esperienza di docenza di jazz negli istituti di alta formazione statali o privati, ma che non hanno alcuna esperienza e responsabilità dirigenziali da presentare per questo settore.
 
 
“Che saprà proseguire nell’attività di eccellenza dell’accademia in piena autonomia”
Ottimo! Ce lo auguriamo! Ma il modo con il quale è stato messo in condizioni Caroni di allontanarsi non sembra seguire questo criterio di autonomia.
 
 
“Auspichiamo, senza ipocrisie, che senza voler immaginare nuovi scatoloni così cari alla vecchia politica”
Caroni non rappresenta nessuna vecchia politica! Non cerchiamo di infangare una persona che ha sempre lottato per il bene del Siena Jazz e per portare l’associazione a livelli di eccellenza mondiale
 
 
“Avvenga un normale avvicendamento nella direzione artistica di una delle eccellenze della città di Siena, che non può rimanere tale e libera anche per il futuro”.
Le modifiche apportate allo statuto sembrano mirate ad indurre Caroni alle dimissioni e non proiettate ad un naturale avvicendamento. Suonano come un brusco allontanamento che non abbia tenuto conto delle conseguenze didattiche, economiche e progettuali di un provvedimento del genere. Senza ipocrisie, come si può pensare che una persona come Caroni, che ha dedicato oltre quarant’anni al bene di Siena Jazz, sarebbe potuto restare dopo aver letto che tipo di trattamento gli è stato riservato nel nuovo statuto? Nessuna delle persone che lo conosce e lo ha conosciuto si sarebbe aspettato un altro epilogo.
 
 
“Nella lettera che comunica le dimissioni vengono richiamate norme che prevedono al massimo due mandati per l’incarico di direttore artistico, quando lo stesso Caroni lo ricopre da molti anni”.
La carica che Caroni ha ricoperto per moltissimi anni con sacrificio ed abnegazione, ha portato Siena Jazz a questi livelli. Se fosse andato via prima, Siena Jazz, oggi, non esisterebbe o sarebbe relegata ad una scuola di provincia come molte altre in Italia.
La maggioranza di chi lo ha conosciuto può testimoniare che per i primi 28 anni ha lavorato solo come volontario (aggiungendo in alcuni momenti soldi di tasca sua). Dal 2005 al 2015 circa ha lasciato il suo precedente lavoro, per non dover lasciare Siena jazz. Ciò ha comportato un compenso molto più basso del precedente e poi, negli anni, ciò si è abbassato progressivamente fino a prendere 400,00 euro al mese! Dal 2021, per contrastare la riduzione del contributo comunale che in pochi mesi è passato da 500.000,00 € a 490.000,00 €, ha rinunciato al poco stipendio che prendeva. Provvedimento ancora una volta encomiabile da parte di Caroni, ma non sufficiente a coprire l’ulteriore taglio annunciato dal Sindaco. Si tratta di ulteriori 40,000,00€ da lei indicati che porteranno il contributo dal Comune di Siena a 450.000,00.
Ha deciso quindi, in pochi mesi, di togliere 50.000,00 a Siena Jazz!
 
 
“La vecchia politica prima fissa le regole, quando poi queste toccano quelli che appaiono interessi consolidati si palesa la volontà di non rispettarle”
Caroni non fa parte della vecchia politica, non ha mai fissato regole personali, appena è uscito il decreto anti corruzione (del 3 luglio 2017 n.117), nel momento in cui stava terminando un mandato, ha accettato di fare il suo secondo ed ultimo mandato, la cui scadenza è il 22 aprile del 2022, cioè fra nove mesi…
 
Ci chiediamo: perché questa azione così dura ed irriconoscente, per metterlo in condizione di dimettersi, quando avrebbe concluso regolarmente il secondo mandato e avrebbe lasciato i suoi incarichi entro pochi mesi?
 
Il consiglio direttivo ha conferito a Caroni gli incarichi di Responsabile generale delle attività, Direttore artistico e Direttore didattico. Caroni gli ha accettati e svolti in modo esemplare (e non richiesti), senza alcun compenso, facendo risparmiare a Siena jazz almeno 160-180.00,00 euro, (essendo tre incarichi di livello dirigenziale).
Aspettiamoci pertanto che vengano licenziate circa quattro persone della segreteria. Gli altri quattro non sono in grado di dirigere un’istituzione internazionale di altissima formazione musicale. Per scongiurare tutto ciò servono soldi, altrimenti… A quando la chiusura? A che pro tutto questo? Quale figuraccia mondiale doveva essere riservata ancora a questa città?
La ringraziamo moltissimo per l’attenzione sig. Sindaco e ci auguriamo che riprenda un dialogo aperto e costruttivo rivolto a conservare e salvaguardare il prestigio di questa importantissima istituzione internazionale.
 
 
Giulio Visibelli
Luigi Campoccia

 



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