CGIL di Siena e CGIL di Arezzo intervengono su declassificazione dei consultori

Di Redazione | 23 Luglio 2018 alle 18:15

CGIL di Siena e CGIL di Arezzo intervengono su declassificazione dei consultori

Ci preoccupa e non ci piace per niente quanto si profila per la rete dei nostri Consultori territoriali” – dichiarano congiuntamente la CGIL e la FP CGIL di Arezzo e Siena.

“La scelta dell’Azienda USL Toscana Sud Est di affidare i consultori alla sola funzione delle ostetriche – spiegano le organizzazioni sindacali – è un vero e proprio ridimensionamento che va ad associarsi alle tante difficoltà presenti nell’attuale proposta socio sanitaria, in primis quelle delle liste di attesa, che ricadranno sulle spalle dei cittadini. Un balzo indietro che fronteggeremo appellandosi, qualora fosse necessario, ai massimi livelli istituzionali”.

“Confidiamo nell’incontro che abbiamo richiesto e che si terrà in questi giorni – sottolineano dalla CGIL – perché ridurre questo importante servizio alla sola prestazione ed attenzione fisiologica della gravidanza vuol dire voltare le spalle a leggi nazionali e regionali che affidano ai consultori non solo la funzione strettamente sanitaria ma anche quella sociale. Difatti chi penserà all’affiancamento delle tante giovani, spesso straniere? All’affido dei minori o al delicato compito educativo e di sostegno alla genitorialità garantito non solo da importanti figure professionali quali le ostetriche, ma necessariamente da una rete di medici, psicologi, infermieri, educatori ed assistenti sociali?”.

“Serve forse ricordare – concludono i sindacati – il principio sulla salute sancito dalla O.M.S.: ‘La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità’. Attendiamo risposte”.



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