Cgil Siena: 185mila accessi ai servizi nel 2018 e 52mila iscritti in provincia

Di Redazione | 18 Luglio 2019 alle 15:36

Cgil Siena: 185mila accessi ai servizi nel 2018 e 52mila iscritti in provincia

Il Segretario Generale della CGIL di Siena Fabio Seggiani illustra l’attività del sindacato sul territorio provinciale

“La CGIL, in questo territorio e a livello nazionale, è il più grande catalizzatore dei bisogni dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, dei pensionati, degli studenti, degli ultimi”. Così il Segretario Generale della CGIL di Siena, Fabio Seggiani, nell’illustrare l’attività del sindacato sul territorio provinciale.

Nelle 44 Camere del Lavoro, o sedi, dislocate in tutta la provincia di Siena, vengono accolte ogni anno migliaia di persone. Recentemente, ad esempio, a San Rocco a Pilli il sindacato si è trasferito in una sede più ampia, segno di un continuo insediamento sul territorio per assistere le persone. A breve verrà aperta una nuova sede anche a Castiglione d’Orcia.

“Nel 2018, solo ai nostri Servizi di tutela ed assistenza individuale, ossia Patronato INCA, Ufficio Vertenze Legali e CAAF, – spiega il Segretario – abbiamo avuto circa 185.000 accessi e nel 2019 il trend è in crescita. Per quanto riguarda il settore del patronato sono in aumento le pratiche di invalidità, pensione, naspi e disoccupazioni agricole, riconoscimenti di infortunio non denunciato e danno biologico. Sul lato vertenziale crescono le pratiche per recupero crediti, controllo e ricostruzione buste paga, dimissioni; in calo le procedure concorsuali, segnale, purtroppo, della chiusura di molte realtà produttive del territorio. Il servizio fiscale ha eseguito 53.351 pratiche”.

“Poi c’è l’importante azione di tutela collettiva e contrattuale svolta dalle categorie sindacali dei lavoratori nelle aziende e negli enti – sottolinea Seggiani – a difesa dell’occupazione, dei diritti, delle legalità e di contrasto alla precarietà ed al caporalato, perché nella nostra provincia, come nell’Italia intera, la crisi non è finita, anzi, siamo di fronte ad una pericolosa stagnazione. Nel senese la nostra economia differenziata in qualche modo ci ha salvato, ma si va dalle sacche di crisi durissime, come quelle dell’edilizia e dell’indotto (50% di addetti persi negli ultimi 10 anni), ai settori di eccellenza come il vitivinicolo, la farmaceutica, la meccanica di precisione e il distretto delle pelletterie. E poi permangono seri problemi nella qualità del lavoro: nei servizi, nel terziario e nella logistica. Per non parlare della piaga degli infortuni sui luoghi di lavoro e dell’illegalità diffusa che si annida soprattutto nei subappalti”.

“Inoltre gli ammortizzatori sociali sono in via di esaurimento, – prosegue il Segretario – e quindi ci sarà la necessità di trovare il modo di ricollocare molti lavoratori, soprattutto over 50. Per i giovani ed il futuro del nostro territorio, invece, il nodo fondamentale è quello della qualità dell’istruzione, della formazione e di una programmazione che guardi lontano e che consenta di far crescere i posti di lavoro nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e qualitativamente elevato”.

“Infine abbiamo l’importante attività svolta dal nostro Sindacato dei pensionati, – continua Seggiani – che è presente in tutte le nostre sedi e che si fa carico dei problemi della popolazione più anziana. Il ruolo dello SPI CGIL, in una provincia che sta anagraficamente invecchiando, è fondamentale, non solo per le questioni legate alle pensioni, ma anche per le condizioni di disagio, di non autosufficienza e di isolamento; la recente istituzione dello ‘sportello sociale’ va proprio in questa direzione”.

“Tutto ciò – conclude il Segretario – è merito di tutte le persone che a vario titolo, ogni giorno, lavorano per contribuire a far crescere la nostra organizzazione, e con lei la nostra rappresentanza sul territorio, che in provincia di Siena vanta circa 52.000 iscritti, dai 19enni in su significa 1 iscritto ogni 4 abitanti”.



Articoli correlati