Cgil Siena: "Concerto del 1 maggio, non si strumentalizzi questa giornata"

Di Redazione | 24 Aprile 2018 alle 16:15

Cgil Siena: "Concerto del 1 maggio, non si strumentalizzi questa giornata"

“Declinato l’invito del Sindaco”

La Cgil Siena è intervenuta sulle polemiche riguardanti il concerto del 1 maggio a Siena, che vedrà protagonista Nina Zilli: “Il Primo Maggio – recita una nota dei sindacati – è una data storica nata per rivendicare l’orario di lavoro giornaliero di 8 ore, e consacrata in quel giorno dopo l’uccisione ed il ferimento dei lavoratori in sciopero all’ingresso della fabbrica di macchine agricole McCormik Harvester Works a Chicago nel 1886”

Vale la pena ricordarlo perché i lavoratori e le lavoratrici, a distanza di oltre 150 anni, devono rappresentare ancora così le ingiustizie che subiscono, la precarietà delle loro condizioni di vita e di lavoro, le loro sofferenze.

Per questo nessuno può permettersi di strumentalizzare questa ricorrenza.

La CGIL, insieme a CISL e UIL, in risposta ad una richiesta che ci è pervenuta dal Sindaco di Siena di caratterizzare sul tema del lavoro, attraverso la loro presenza, il concerto di Nina Zilli previsto martedì in Piazza del Campo, hanno declinato l’invito anche per evitare in piena campagna elettorale possibili strumentalizzazioni che puntualmente purtroppo sono però arrivate. Le celebrazioni previste in provincia (9 cortei) e la partecipazione alla manifestazione nazionale di Prato avrebbero comunque già reso difficoltoso affrontare altri impegni.

La polemica politica sull’opportunità a meno di organizzare un concerto in questo Primo Maggio non è questione che ci riguarda. Tuttavia questa polemica non può e non deve essere costruita tentando di prendere in ostaggio la CGIL. Noi non abbiamo chiesto questo concerto, ma chiariamoci, se verrà fatto e quella ribalta vorrà essere utilizzata per sottolineare il disagio del mondo del lavoro a partire dal tema prescelto quest’anno dai sindacati confederali – la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – non saremo certamente noi ad impedirlo”.



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