Un voto che pesa più dei numeri: 8 contrari, 7 favorevoli e una pioggia di astenuti. La bocciatura della mozione presentata da Chiara Parri, consigliera comunale di Sena Civitas, all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco Nicoletta Fabio, è suonata come un segnale politico.
La proposta, giudicata da tutti i colleghi in assise “onorevole” nel merito, impegnava sindaco e giunta a valutare la fattibilità di un servizio mensa a prezzi calmierati per gli anziani soli e in difficoltà, gestito dall’Asp “Città di Siena”, e ad attivare un tavolo di coordinamento con Società della Salute e Terzo Settore.
Obiettivo: estendere la rete di sostegno alla domiciliarità con una sperimentazione sostenuta anche da fondi regionali o europei.
Eppure, a respingere l’atto non sono state le opposizioni, ma proprio i rappresentanti dei gruppi di maggioranza.
Secondo diversi consiglieri, non era il contenuto a non convincere, ma il metodo. “Non si forza la mano”, ha commentato Marco Falorni, collega di coalizione del gruppo Forza Italia – UdC, evidenziando come la mozione sia approdata direttamente in aula senza un passaggio preventivo in commissione o una condivisione con gli assessori competenti.
Un concetto ribadito anche dal capogruppo del Pd Ferretti, anche se a far riflettere sono anche i tempi: infatti la mozione è stata presentata ad inizio settembre e solo in questo ultimo consiglio è stata discussa. La domanda sorge spontanea in questo mese e mezzo la maggioranza non è riuscita a riunirsi e trovare una soluzione condivisa prima di bloccare così bruscamente la mozione? Fatti che lascerebbero intendere un malumore più profondo, in un momento in cui il clima di palazzo è abbastanza caldo anche in vista del rimpasto di giunta reso inevitabile dall’elezione a consigliere regionale di Enrico Tucci.
Dopo la seduta, Chiara Parri ridimensiona le letture politiche e preferisce riportare la questione sul piano dei contenuti: “Per noi come Sena Civitas la cosa più importante è l’attenzione ai cittadini, soprattutto ai più fragili. Non cadiamo nelle provocazioni – ha spiegato –. Questa mozione nasceva solo per chiedere uno studio di fattibilità, per capire se fosse possibile avviare un percorso. Aspetteremo e vedremo cosa succederà, ma restiamo dalla parte di chi ha bisogno e di chi ci ha votato”.
Sulle possibili conseguenze politiche, Parri mostra serenità: “Siamo una forza politica come le altre, con la nostra identità, sempre disponibili al dialogo. Ci sta avere idee divergenti, ma non vogliamo alimentare polemiche: non era questa la nostra intenzione”.
E alla domanda se Sena Civitas resti saldamente nella maggioranza, la consigliera è netta: “Certamente, Sena Civitas resta saldamente in maggioranza”.
Un chiarimento che però non basta a dissipare del tutto le ombre di un episodio che, al di là della forma, ha messo in evidenza le prime crepe nella compattezza della coalizione.