Corbini (Città del Vino): "Vinitaly a Siena? Sarebbe bello ma è difficile, mancano strutture e viabilità"

Buongiorno Siena, il punto di Corbini, direttore dell'associazione nazionale Città del Vino, che ha ospitato Enoteca Italiana Siena di ritorno al Vinitaly dopo 10 anni. "Spero sia luce in fondo al tunnel. A Siena prima mostra di vini nel 1932, un Vinitaly difficile ma un evento più specializzato è possibile"

Di Redazione | 15 Aprile 2024 alle 19:25

Dopo 10 anni Enoteca Italiana Siena ha fatto ritorno al Vinitaly in corso di svolgimento a Verona, ospite dell’associazione Nazionale Città del Vino. Il punto del suo direttore, Paolo Corbini, a Buongiorno Siena: “Mi auguro sia la luce in fondo al tunnel, è stato un ente prestigioso, il nostro appoggio credo sia stato importante, sono potuti tornare dopo tempo al Vinitaly, ora c’è da pensare al futuro” ha detto.

“Il Vinitaly, nonostante il dibattito che si fa sempre, ha grande valore ancora oggi, l’affluenza è stata massiccia dopo un prowein deludente, c’è attività e fermento – ha spiegato – Consorzi e aziende devono calibrare le loro attività in base ai gusti e ai territori, devono essere bravi a capire le tendenze. I consumi di vino calano, e cambiano le abitudini. La concorrenza poi è forte, il vino viene fatto ovunque, anche in Cina ormai hanno imparato a farlo. La risposta è la qualità e non la quantità, diamo valore al vino. Deve esserci un aumento del valore – rimarca – ieri è stata una giornata importante, abbiamo presentato il 20esimo rapporto dell’osservatorio sul turismo del vino, siamo +16% di turisti, un movimento da 2.9 miliardi di euro, e ne avevamo stimati 2.5 miliardi. Numeri che fanno capire l’importanza di questo settore strategico”.

Siena può ambire ad ospitare un grande evento di vino come il Vinitaly?: “Un vinitaly a Siena? Sarebbe bello, nel 1932 si è svolta a Siena la prima fiera in Italia dei vini tipici, è partito tutto da qui. Oggi sarebbe difficile, Siena non ha strutture adeguate, a partire dalla viabilità e in termini di accoglienza, manca un padiglione dove svolgere l’evento. Potremo pensare a qualcosa di più specializzato, un luogo dove valorizzare alcune eccellenze – afferma – ad esempio qui al Vinitaly presentiamo il nostro concorso enologico internazionale, quest’anno a Gorizia, che è itinerante, spero di riportarlo presto a Siena”.



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