Coronavirus, le misure straordinarie del Comune: slittamento pagamento Cosap e riduzione tasse e tariffe

Il sindaco De Mossi risponde all’interrogazione urgente sulle misure straordinarie per l’emergenza coronavirus presentata dal Pd in Consiglio comunale

Di Redazione | 5 Marzo 2020 alle 17:03

Coronavirus, le misure straordinarie del Comune: slittamento pagamento Cosap e riduzione tasse e tariffe

I consiglieri del gruppo PD Alessandro Masi, Luca Micheli, Giulia Periccioli e Bruno Valentini hanno presentato oggi in Consiglio un’interrogazione urgente sulle misure straordinarie per l’emergenza coronavirus. “Alla luce di quanto sta succedendo in tutta Italia – ha ricordato Valentini – non solo sul piano dell’emergenza sanitaria, ma anche sul piano economico con pesanti ricadute sui consumi e sul turismo, è urgente adottare misure di contenimento per questo trend negativo e di potenziamento dell’intervento pubblico. Azioni già, in parte, adottate dal Governo per le zone interessate dal contagio, ma da estendere ad altri settori e territori. La necessità di attivare misure ad hoc per fronteggiare la crisi anche per Ii Comune è stata ribadita dallo stesso sindaco Luigi De Mossi con l’annuncio dello slittamento del pagamento della Cosap e il rafforzamento della promozione turistica”.

A fronte, quindi, di questa situazione, il consigliere ha chiesto di sapere se “c’è l’intenzione di condividere con tutte le forze politiche, anche le minoranze, la strategia da adottare, se si intende intensificare gli interventi finora ipotizzati a sostegno della comunità senese dei comparti più esposti programmando prossime variazioni di bilancio per stanziare risorse da finalizzare a ridurre tasse e tariffe comunali, tenendo conto che nella parte finale dell’anno verrà estinto completamente il debito rappresentato dai BOC. Inoltre se si ravveda la necessità di impostare una campagna di comunicazione per rilanciare l’attrattività di Siena, come aperture gratuite dei musei civici in alcuni periodi dell’anno, anche in un’ottica di squadra coinvolgendo altri Comuni della Provincia. E, infine, come mantenere forte la vocazione internazionale della nostra città in una fase in cui in molti Paesi esteri l’immagine dell’Italia si è deteriorata”.

Nella risposta il sindaco, Luigi De Mossi ha immediatamente indicato la volontà dell’amministrazione di intervenire a sostegno dell’economia “con lo slittamento del pagamento della Cosap e studiando la possibilità di ridurre tasse e tariffe nonostante siamo appena usciti da una situazione molto complessa per i debiti fuori bilancio che ci ha imposto rigorosi parametri”. Piena disponibilità da parte del primo cittadino “a condividere le linee guida da adottare con la minoranza. La seduta consiliare di oggi dimostra che c’è una coesione per normalizzare, con i limiti della salvaguardia della salute, la vita di relazione ed economica della nostra collettività”.

Dal punto di vista sanitario “siamo stati i primi in Toscana a sperimentare il metodo del pre-triage: i controlli preventivi all’ingresso dell’ospedale sono diventati un modello per tutta la Regione ed è un merito di chi lavora in sanità e dell’intera  città. Come amministrazione abbiamo coinvolto la Siena Parcheggi che ha messo a disposizione alcuni locali per questa attività”. Il sindaco ha dunque spiegato che “abbiamo evitato di diffondere allarmismo tra i cittadini e monitorando costantemente la situazione”. “Dobbiamo aver chiaro – ha ribadito – che questa influenza così grave non deve diventare una pandemia economica perché intorno al Coronavirus ci sono due aspetti: quello sanitario e quello economico e, come Comune, vogliamo tenere un equilibrio con ben chiara la sicurezza per la popolazione e, al contempo, quella economica”.

Una linea su cui “ho visto una risposta equilibrata da parte di tutta la città per salvaguardare la vita relazionale di tutti noi nei limiti delle misure di sicurezza varate a livello nazionale”. Il sindaco, dopo aver informato l’aula che il Comune di Firenze ha fatto marcia indietro sugli ingressi gratuiti ai musei, ha spiegato che “la presenza all’interno dei musei pare contrastare con le misure del governo”, ma  che c’è la volontà dell’amministrazione di strutturare iniziative per contrastare gli effetti economici del Coronavirus. Per quanto riguarda l’evento Strade Bianche “eravamo pronti a ospitarlo, ovviamente prima dell’entrata in vigore del nuovo DPCM,  nella massima sicurezza per atleti, spettatori e cittadini e volevamo farla per salvaguardare anche le attività economiche di questa città che hanno visto crollare gli incassi e fioccare le disdette. Purtroppo abbiamo assistito a una campagna contro l’Italia: quest’amministrazione fin da subito stava lavorando per tessere rapporti e trovare interlocutori all’estero, un’attività che cercheremo in ogni modo di portare avanti”.

Il sindaco ha dunque concluso ricordando che “sul fronte sanitario e della comunicazione ci siamo mossi fin da subito per salvaguardare la salute dei cittadini ed evitando toni allarmistici. Per quanto riguarda l’economia, sabato scorso abbiamo ospitato il convegno #SienaNonSiFerma dove la Finanziaria Senese di Sviluppo ha annunciato di aver stanziato un plafond straordinario di 2 milioni di euro per le aziende del territorio in difficoltà per il coronavirus e stiamo prendendo accordi con il Microcredito di Solidarietà per sostenere le famiglie, così come si è aperto un dialogo con la Fondazione Mps”.

Nella replica il consigliere Valentini ha definito “la risposta del sindaco accorata ma generica”, specificando che “Firenze ha sospeso la gratuità dei musei per via delle recenti disposizioni di legge, non ha annullato il provvedimento che io, invece, continuo a suggerire alla nostra amministrazione”. Sottolineato che “siamo di fronte a una situazione di estrema gravità che, dal punto di vista sanitario, è stata affrontata in modo adeguato, mentre non altrettanto si può dire dal  punto di vista economico perché ho notizie già di licenziamenti nel settore turistico a causa della riduzione del fatturato. Di fronte a questo bisogna spostare le risorse da un capitolo all’altro del bilancio comunale per salvaguardare l’economia e il lavoro a Siena. Necessario, inoltre, collaborare con gli altri Comuni della provincia, uscendo dall’autoisolamento in cui si è collocata questa amministrazione”. Valentini si è dunque detto “non soddisfatto, se non per quanto fatto in ambito sanitario”.



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