Corse a Monteroni d'Arbia: spunti interessanti di fantini e cavalli

Sulle tribune, tra il pubblico anche Aceto e Cianchino

Di Redazione | 15 Maggio 2022 alle 21:05

Corse a Monteroni d'Arbia: spunti interessanti di fantini e cavalli

Mancava il pubblico delle grandi occasioni a Monteroni d’Arbia in occasione della seconda riunione di corse a pelo. A causa del brutto tempo, la giornata del primo maggio è saltata ed è stata recuperata oggi. Purtroppo a ridosso di molti impegni per i fantini di grido come Legano Ferrara e Fucecchio.

Tra i plurivincitori di Palio, non è però mancato in pista Jonatan Bartoletti che è sempre presente quando c’è da correre con i cavalli. Poi Elias Mannucci, Federico Arri e Andrea Chessa. Bella prova per Andrea Chessa su Venabella, che ha vinto la prima corsa. , quindi tanti ragazzi giovani in cerca di fortuna.

Cinque le corse in programma e interessanti per la qualità dei cavalli che hanno ben galoppato e a parte pochi episodi, sono stati anche molto bravi al canape. Da registrare una caduta che ha coinvolto tre cavalli nella terza corsa. Cristal Grey con Topalli, hanno azzardato in curva coinvolgendo Astoriux con Jacopo Pacini e Bombardino con Antonio Mula. I cavalli hanno galoppato scossi per un paio di giri prima di essere recuperati. Nessuna conseguenza apparente per i fantini. Menzione speciale per la cavalla Coca di Mattia Chiavassa montata da Salvatore Nieddu. Nonostante almeno due intoppi che le hanno interrotto l’azione, Coca si è piazzata al terzo posto. Ottimo Zodiaco de Aighenta che non ha faticato a vincere in mano ben montato da Federico Arri che ha vinto la seconda corsa. Nella quinta ed ultima corsa, bel duello tra Mannucci su Capriolo de Bonorva e Federico Guglielmi e la sua forte Compilation, alla fine ha vinto Mannucci e secondo Guglielmi. Tra il pubblico presenti anche due grandi fantini del passato Andrea Degortes detto Aceto e Salvatore Ladu detto Cianchino. Sugli spalti nessun commento alle parole di Vittorio Sgarbi che da Ferrara ha lanciato un guanto di sfida al palio di Siena, un guanto caduto a terra che nessuno raccoglierà.



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