Costituito a Siena il "Comitato per la difesa del Monte dei Paschi"

Il comitato nasce, si spiega, "con l’obiettivo del recupero della Banca al suo territorio al quale esclusivamente deve il suo innegabile successo durato ben mezzo millennio"

Di Redazione | 12 Dicembre 2020 alle 15:01

Costituito a Siena il "Comitato per la difesa del Monte dei Paschi"

Si è costituito a Siena il “Comitato per la difesa del Monte dei Paschi”. Ecco il manifesto dei fondatori: “Nasce con l’obiettivo del recupero della Banca al suo territorio al quale esclusivamente deve il suo innegabile successo durato ben mezzo millennio, mentre tutto intorno a lui a centinaia sparivano e risorgevano regimi, governi, regni, imperi e repubbliche”.

“Poiché quel successo si è trasformato in rovina non appena tagliato, con la privatizzazione, il cordone ombelicale che lo univa al suo territorio, la banca deve anche recuperare la sua caratteristica di banca pubblica – continuano dal comitato – Ci sembra opportuno, a questo proposito, ricordare che l’art.1 dello statuto della Banca, approvato con regio decreto del 1872, così recitava: “Il Monte dei Paschi è una istituzione della città di Siena a cui deve la sua origine e perciò il Comune ne ha la sovrintendenza, direzione, tutela e l’amministra per mezzo di un consiglio elettivo”. Affinché di questo articolo fosse fatto strame, ci vollero prima i fascisti (nel 1936) e poi, peggio di loro (nel 1993) i “compagnucci” D’Alema, Amato, Piccini ecc., per tacere di Berlusconi e Bossi che la privatizzazione, perinde ac cadaver, ce l’avevano e ce l’hanno nel DNA)”.

“Chiediamo alla Cittadinanza di mobilitarsi perché è in forse la stessa sopravvivenza morale e culturale della nostra identità come da secoli la conosciamo. Si pensi a quanta parte della realtà civile senese è già stata lentamente soffocata e assorbita da interessi estranei e non sempre limpidissimi, o dall’emigrazione. E questo vale e varrà sempre di più a scapito di realizzazioni tipicamente senesi come per esempio, oltre al Monte, il millenario Ospedale e la quasi millenaria Università. Quello che resterà sarà un paesone sperduto nel sud della Regione, senza anima e senza cuore: un baraccone turistico alla Disney. Una ben miserabile fine per una Città che per mille anni è sempre stata una piccola, orgogliosa grande Capitale” conclude il comitato.



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