De Mossi: "C'è voglia di uscire ma dobbiamo resistere"

Il bollettino giornaliero del sindaco: "Buoni spesa, chiederemo più fondi al Governo. Richieste oltre quota 1300"

Di Redazione | 16 Aprile 2020 alle 12:25

De Mossi: "C'è voglia di uscire ma dobbiamo resistere"

In collegamento con Siena Tv e Radio Siena, il sindaco Luigi De Mossi ha fatto nuovamente il punto rispondendo alle domande di media e cittadini sull’emergenza coronavirus, all’interno di un servizio di videoconferenza giornaliero, dal lunedì al venerdì, offerto dal Comune.

Il bollettino sanitario: i casi totali sono 130, 101 sul territorio Asl, 29 sono i ricoverati alle Scotte. In rianimazione ci sono 5 persone. “Siamo stabili” è il commento del sindaco. Proseguono incessanti i controlli delle forze dell’ordine sul territorio: “C’è voglia di stare in giro, è comprensibile ma non è giustificabile, dobbiamo rispettare le prescrizioni finchè il Governo e la Regione ci diranno di allentare la morsa”. Buoni spesa, alla chiusura del bando le richieste si aggireranno sulle 1300-1400: “Chiederemo altri soldi allo Stato, 280mila euro di certo non bastano”.

La proposta di Michele Pescini, sindaco di Gaiole, di candidare il borgo come primo comune da riaprire nella fase 2. Il commento di De Mossi: “Zero contagi, provo un moto di invidia – scherza De Mossi – è un’iniziativa di certo legittima, ha fatto bene. E’ il sindaco del suo comune e si preoccupa del suo territorio e delle sue attività. Bravo Pescini. Vediamo se potrà essere utilizzata come sperimentazione, meriterebbe una valutazione anche su fasce di popolazione e città diverse”.

Il problema della ripresa della scuola e delle misure di sicurezza necessario: “L’assessore Benini, proprio a riguardo – spiega il primo cittadino – ha convocato varie riunioni con dirigenti scolastici del territorio per discutere della logistica viste le restrizioni e la messa sicurezza degli alunni. Va valutato il problema strutturale di molte scuole – sottolinea De Mossi – non basta separare i banchi. Benini dialogherà anche con la Provincia, poichè è ente proprietario di gran parte degli immobili. Il rumors che ci arriva dal Ministero è l’implementazione dei sistemi di didattica online”.

 



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